tram e trasporto pubblico a Roma
Messina
Ma sono proprio all'avanguardia (oppure il caldo fa brutti scherzi)!
16 agosto. Dalla Gazzetta del Sud: un tram chiamato innovazione (ce ne è stato uno chiamato desiderio, ma quello era una cosa seria).
Il tram è il mezzo pubblico più utilizzato dai messinesi. Quello che riesce a trasportare più persone nella maniera più veloce, all'interno di un'area centrale della città. Per questo la sua valorizzazione diviene centrale nello sviluppo della mobilità cittadina.
E infatti, vedremo subito in cosa consiste, secondo questi, la valorizzazione di un sì lodato mezzo di trasporto.
È una vera e propria pioggia di milioni quella che sta cadendo sul city way* (...). Tre progetti già finanziati e un quarto (...). Si parte dall'efficientamento della linea tramviaria attraverso la cura del ferro (...).
Tutto già raccontatoci (notizia del 15 agosto); ma cerchiamo qualcosa di più dettagliato.
(...) nuove pensiline alle fermate con adeguate caratteristiche per lo stazionamento con particolare attenzione ai disabili.
Ma attenzione, ecco il più bello:
Il grosso però è atteso sulla via Vittorio Emanuele II: riqualificazione armamento; inserimento del marciapiede fronte mare; eliminazione del muro di contenimento; sistemazione verde. Banalizzazione del tratto della tranvia cioè la possibilità che le vetture possano andare anche nello stesso verso sui due binari
Accidenti! Questi sì che sono all'avanguardia! Un doppio binario tramviario banalizzato non si era ancora mai visto! Anche se ci sarebbe da chiedersi qualcosa su questa banalizzazione: sarà normalmente in funzione e vedremo le vetture sfrecciare sui due binari con sorpasso dinamico, ossia superandosi reciprocamente a gran velocità? oppure la banalizzazione sarà utilizzata solo in particolari situazioni, per esempio in determinate ore del giorno, magari in senso alternato? In ogni caso, un sofisticato sistema di segnalazione regolerà il traffico tramviario, visto che il resto della rete sembra debba continuare ad essere esercitato a doppio binario nel modo usuale. Ma infine, a che servirebbe questa banalizzazione? come si userebbe? che vantaggi porterebbe in una rete costituita da un'unica linea esercitata con intervallo teorico di 20', che all'atto pratico difficilmente scende sotto i 30' e più?
Ma ci viene un sospetto. Sarà eliminato un binario a Provinciale e in via Vittorio Emanuele per restituire maggiore spazio alla città: questo intelligentissino proposito si leggeva sulla Gazzetta del 26 giugno u.s.. Vedi caso, proprio le due tratte che invece adesso passerebbero a doppio binario banalizzato (ammesso che la cosa abbia un senso). Un errore dovuto all'abituale ignoranza degli argomenti dei quali si parla? oppure una delle usuali balle inventate lì per lì per tacitare qualcuno che si era accorto dell'enormità che si progettava, contando forse sull'ancora abituale ignoranza? Ma proseguiamo.
Cambierà pelle anche piazza della Stazione con la riqualificazione dell'intera piazza e l'eliminazione del binario interno alla piazza.
Chissà dove metteranno il binario del tram, nella riqualificazione; però è strano che a nessuno di questi arditi progettisti sia ancora venuta l'idea di utilizzare i binari ferroviari, proclamando a gran voce "Il tram-treno a Messina!" (suggerimento del webeditor). Ma attenzione, rieccoci con altra banalizzazione:
In via Catania altro tratto “banalizzato” tra la fermata Provinciale e l'innesto su via Bonino, ma è previsto anche l'allontanamento della catenaria, l'alimentazione, dal prospetto dei palazzi...
Messina, via Catania: i palazzi dai quali si deve allontanare la "catenaria",
ovviamente per poter
parcheggiare.
Qui ci sono: la banalizzazione e l'allontanamento della catenaria (linea di contatto del tram, nota del webeditor) che sarà spostata sulla spiaggia o sulle colline circostanti; ma solo la catenaria, le rotaie restano lì? ma il fine della manovra non è di recuperare i posti di parcheggio presso il marciapiedi? (no, forse è una malignità del webeditor); il discorso si conclude con una botta al tanto osannato tram che riesce a trasportare più persone:
(...) ampliamento del marciapiede sul lato del palazzo Palano, altro luogo desertificato dalla presenza del tram dal 2003 a oggi.
Ciononostante:
L'ultimo più grande step poi sarà quello della presentazione al Ministero delle Infrastrutture di un progetto ancora più ricco...
Non ci si danno dettagli nè del grande step nè del progetto ancora più ricco: speriamo almeno che il competente ministero non prenda a calci qualcuno dei proponenti (anche se si tratterrebbe forse di una cura salutare). In ogni caso attenzione ai grandi step, potrebbero obbligarvi a predisporre speciali disposizioni per i disabili.
* A ridaje co sto cityway! Ma vi volete ficcare in testa che si chiama tram, tram e basta?
15 agosto. Dalla Gazzetta del Sud.
Si parte dall’efficientamento della linea tramviaria attraverso la cura del ferro...
Come conseguenza di una "pioggia di milioni caduta sul city way*" (le piogge di milioni hanno evidentemente sstituito quelle di acqua...), alla linea tramviaria di Messina sarà applicata la ben nota cura del ferro, uno speciale trattamento ideato circa 22 anni fa per la rete di Roma, che dallo stesso uscì "efficientata" oltre ogni dire... Da quanto abbiamo intuito (notizia del 26 giugno), l'efficientamento consisterebbe nel trasformare parte della linea a binario unico, in ottemperanza alla imminente transizione ecologica, con un
...programma che è già in stato avanzato di progettazione.
* Non hanno ancora capito che city way è un nome commerciale dato ad un tipo di vettura tramviaria; credono che sia un omonimo di "tram".
Come restituire spazio alle città
26 giugno. Dalla Gazzetta del Sud.
Semplicissimo: passando le linee tramviarie esistenti da doppio a semplice binario.
Rivoluzione in arrivo per il Tram. Fondi per quasi sessanta milioni saranno utilizzati da qui ai prossimi due anni. Appalto in corso per ripristinare le 15 vetture. Entro metà del 2022 lavori sull'intero tracciato. Sarà eliminato un binario a Provinciale e in via Vittorio Emanuele per restituire maggiore spazio alla città.
Ma a questi ha dato alla testa il caldo. E' facile immaginare, poi, come verrebbe utilizzato lo "spazio restituito"... Ma ecco il commento di un lettore:
Smantellare completamente il tram, invece, mi sembra una priorità per poter ottenere, con i bus di ultima generazione, un servizio di trasporto pubblico, flessibile, poco costoso e concreto. Con il tram abbiamo distrutto la città, per avere soltanto, un servizio rigido e inaffidabile.
E c'è ancora qualcuno che inneggia all'unità d'Italia!
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rev. 17/08/21