tram e trasporto pubblico a Roma
Bologna: bocciato il “tram” su gomma: non è sicuro
A Bologna l’USTIF dice NO! Inaffidabile la guida ottica. Tra i tanti difetti problemi anche alle porte (ma perché si ostinano tutti a chiamarlo tram? quando è un filobus?)
di Luigi Spezia
La guida ottica non è sicura, al massimo si può adottare solo nel momento in cui il mezzo accosta alle banchine. E' in estrema sintesi il senso finale del tanto atteso lavoro (durato, in tutto, sei anni) della Commissione ministeriale di sicurezza per il sistema di trasporto Civis. Un colpo forse definitivo per il cosiddetto tram su gomma a guida ottica, anche se manca il timbro del Ministero dei Trasporti, che deve dire l'ultima parola sui risultati della commissione da lui stesso istituita. Con tutte le conseguenze possibili che avrà sotto il profilo del diritto civile (nel contratto di appalto tra Atc e il produttore Irisbus). E dell'inchiesta penale per corruzione in corso, in cui è indagato tra gli altri l'ex sindaco Giorgio Guazzaloca, coordinata dai pm Valter Giovannini e Antonello Gustapane.
Nelle 28 pagine firmate da sette ingegneri e un perito industriale e piene di tecnicismi, si elencano le varie problematiche emerse nel tempo con la documentazione presentata dall'associazione temporanea di imprese (Irisbus più Ccc) definita contraddittoria e carente e mai completa. La frase finale in grassetto delle due pagine di conclusioni rende però chiaramente che idea si sono fatti i commissari: ...si ritiene che per il progetto di Bologna l'utilizzo della guida ottica lungo la linea non offra le garanzie di sicurezza e pertanto si ritiene opportuno consentire l'utilizzo del veicolo Civis lungo la linea soltanto in modalità manuale.
In altre parole significa che durante il tragitto il Civis potrebbe essere usato solo come semplice filobus, guidato non più automaticamente dal sistema di lettura delle strisce bianche dipinte sull'asfalto, ma in modo classico, dalle mani dell'autista. Per ciò che concerne l'accostamento alle banchine - si legge in un altro capoverso - tenuto conto che in tale circostanza la velocità del veicolo è ridotta a 25 Km/h e che il conducente è in stato di massima attenzione per la manovra, si ritiene che, dopo ulteriori approfondimenti, la possibilità di utilizzo della guida ottica possa essere presa in considerazione. Un evento, però, così descritto, che sembra abbastanza remoto.
Nelle conclusioni si ragiona molto attorno alle probabilità di un evento critico per la sicurezza, sul quale i commissari dicono di non concordare con i vincitori dell'appalto. I commissari rilevano infatti che per Irisbus l'unico evento che può creare danni alle persone è la fuoriuscita del veicolo da una fascia limite e che la probabilità di questo evento è bassissima. Dentro questa fascia limite la sicurezza è affidata al conducente che deve sempre verificare che essa sia libera. Ma i commissari rilevano che in un documento presentato da Irisbus è scritto anche che in presenza di pedoni, veicoli o altri oggetti, l'obiettivo di sicurezza non è più raggiunto. Secondo la commissione quindi a Bologna, mancando la corsia riservata e protetta, in caso di anomalie che comportino la perdita della guida ottica, il veicolo avrebbe una elevata probabilità di urtare contro veicoli e pedoni, situazione realistica anche (peraltro) nel caso di corsia riservata, che potrebbe essere percorsa da mezzi non autorizzati. Nel documento si elencano anche tutte le anomalie riscontrate dagli autisti di Atc che hanno sperimentato il mezzo, si parla del problema della visibilità della guida centrale (risolto con l'adozione di telecamere che però comportano un aumento di tempi di intervento del conducente) e del fatto che la porta anteriore, oltre ad essere di dimensioni ridotte, è dotata di meccanismo di apertura con tempi molto lunghi di apertura e chiusura.
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rev. A 11/09/21