tram e trasporto pubblico a Roma
Tariffe autotramviarie a Roma
ll sistema tariffario della riforma tramviaria
M. di Pietrantonio
Ordine di servizio ATAG n° 645 del 27 dicembre 1929
Alla base della nuova rete c'è un complicatissimo sistema tariffario basato sulle corrispondenze tra le varie linee, predisposto con l'accennato principio di garantire la continuità del viaggio che la nuova rete fa venire meno per l'abolizione dei tronchi tramviari centrali. Seppure con un cumulo di due o anche tre trasbordi, a seconda dei singoli percorsi, il viaggiatore può cioè andare da un capo all'altro della città con un solo biglietto, chiamato biglietto di coincidenza, esattamente come era abituato a fare utilizzando il biglietto di corsa semplice con le linee tramviarie che attraversavano tutta la città. Il principio della continuità prevede che il percorso che il viaggiatore compie deve svolgersi con un percorso continuativo, in un unica direzione di marcia. Nell'effettuazione di tali percorsi, cioè, il passeggero non ha la libertà concessa dal biglietto orario, e non può quindi salire o scendere da qualsiasi linea, ma deve sottostare a determinate modalità e limitazioni. La principale di tali limitazioni è appunto quella che i vari percorsi compiuti debbono essere in coincidenza tra di loro, e cioè consecutivi. Il passeggero non può quindi servirsi del biglietto per percorrere qualsiasi linea ma solo quelle in coincidenza con la prima su cui è stato emesso il biglietto, e facenti parte della zona o delle zone per cui il biglietto è valido. Un esempio illustrato dall'ATAG fa ben capire cosa si intenda per continuità del percorso.
Si faccia l'esempio di un passeggero che dal Monte Sacro voglia recarsi alla p. S. Giovanni. Attualmente il passeggero può servirsi della linea tramviaria 40 acquistando un biglietto di corsa semplice. Dopo il 1° gennaio 1930 acquisterà un biglietto valido per la zona B (tramviaria) e si servirà della linea 7 per giungere a p.ta Pia; qui trasborderà sulla circolare destra, scendendo al nodo Esquilino, dove potrà trasbordare indifferentemente sulla linea 15 o sulla linea 18 per giungere a S. Giovanni.
Non potrebbe invece quel passeggero, dopo essere salito sulla linea 7, recarsi a piedi al nodo Esquilino e qui salire sulla linea 18, perché questa linea non è in coincidenza con la linea 7. Non potrebbe neanche, dopo essere salito sulla linea 7, salire su una vettura della circolare in alcun altro punto fuorché al nodo N (p.ta Pia), perché solo in questo punto la linea 7 ha coincidenza con la circolare.
Il viaggio del passeggero deve perciò avere un rigoroso carattere di continuità, come se il passeggero stesso percorresse una sola linea che di fatto fosse spezzata in due o tre parti.
Non può, pertanto, il passeggero con lo stesso biglietto usufruire per due volte della stessa linea. Così, per riprendere l'esempio di prima, il passeggero che ha acquistato il biglietto sulla linea 7 non potrebbe mai risalire su un altra vettura della stessa linea, anche se il biglietto di cui fosse in possesso gli desse diritto a compiere altri percorsi.
Lo stesso passeggero, una volta sceso al nodo
Esquilino, non potrebbe risalire su una vettura della circolare (destra o
sinistra), e cosi via.
Altra regola generale è che il passeggero non può percorrere con lo stesso
biglietto su una linea i tratti che questa ha in comune con un altra di cui
egli si è prima servito. Il passeggero può passare da una linea all'altra ma
solo per compiere un percorso diverso, non solo quello già compiuto dalla
prima linea.
Pertanto il punto in cui il passeggero può passare da una linea all'altra è il punto in cui il percorso della seconda si allontana dalla prima, tenendo conto del senso di marcia del passeggero stesso.
Naturalmente le cose sono molto più complicate, perché non mancano le eccezioni a questa regola base, e la stessa ATAG lo precisa quando scrive che "le linee circolari esterne potranno funzionare anche da radiali, mentre alcune radiali potranno funzionare in determinati casi da circolari". Ci limiteremo qui a illustrare con alcuni esempi, valendoci delle immagini dei biglietti, alcune delle possibilità offerte al viaggiatore romano di allora.
Con la riforma autotramviaria viene anzitutto abolito il biglietto di corsa semplice. Rimane in vigore il biglietto orario, che vale un ora e per un illimitato numero di percorsi in qualsiasi direzione, ed entrano in vigore speciali biglietti che vengono chiamati grafici, perché rappresentano il percorso della linea di emissione con tutte le possibilità di cambio ammesse. Questi biglietti hanno ugualmente il valore di un ora, periodo di tempo nel quale il passeggero deve compiere l'intero viaggio ammesso dalla tariffa pagata, poiché il numero dei trasbordi aumenta o diminuisce a seconda del prezzo pagato.
Tutti i biglietti recano quindi un apposito riquadro dove il fattorino, con apposite forature, determina l'ora di emissione (mediante altri riquadri è possibile determinare il giorno e il mese). Quello riprodotto qui a lato è il riquadro per la tariffa normale diurna, che entra in vigore alle ore nove. Accanto a ogni numero i tre riquadri coi pallini arrotondano ai tre quarti d'ora intermedi l'inizio della validità del biglietto: il fattorino è tenuto a forare anzitutto l'ora (9, 10, 11, e così via), e quindi a determinare il quarto d'ora d'inizio della validità, che deve essere quello immediatamente precedente se il biglietto è emesso tra l'uno e l'altro di questi periodi di tempo. Così, ad esempio, il biglietto emesso alle ore 9,09 vale dalle ore 9 alle ore 10; il biglietto emesso alle ore 13,26 vale dalle ore 13,15 alle ore 14,15 e via dicendo. Tali forature servono naturalmente ai fattorini delle vetture su cui il passeggero effettua l'eventuale trasbordo per determinare (assieme alla data), la validità del biglietto mostrato.
Le tariffe, come detto, sono differenziate a seconda del numero dei trasbordi ammessi, a loro volta differenziati a seconda del tipo di linea su cui sono stati emessi. Per dare un esempio del complicato sistema che regola questa tariffazione diamo qui di seguito le regole (semplificate), che valgono per i biglietti emessi sulle linee autobus centrali (zona A).
Biglietto da L. 0,60 (tariffa ridotta L. 0,30): consente di compiere l'itinerario di una delle linee autobus del centro (diametrale: tratta interna all'anello della circolare per le linee di penetrazione): l'itinerario di una delle linee tramviarie o autobus equiparate a tramviarie (inizialmente la linea 106), della zona B e viceversa: dal momento che questo biglietto consente di effettuare un viaggio su una linea diametrale (o tratta diametrale per le linee centrali), e una linea radiale, il passeggero che lo utilizzi sull'intero percorso di una linea centrale (che è suddivisa in due tratte, diametrale e radiale), non potrebbe effettuare ulteriori trasbordi, poiché ne ha già pienamente sfruttato la validità.
Ulteriori combinazioni di percorso possono essere riassunte come segue:
I tronchi delle linee autobus di penetrazione, che risultano esterni all'anello tramviario della circolare interna, sono come detto considerati linee tramviarie radiali e danno quindi accesso alle combinazioni di cui in a) e c); i tronchi analoghi ma interni a detto anello sono considerati linee diametrali e quindi danno accesso alla combinazione b). Le linee autobus periferiche consistenti in una sola tratta sono equiparate alle linee tramviarie locali, mentre nel caso di periferiche autobus composte di due tratte è solo la tratta più centrale che gode di tale equiparazione. Sulle tratte ultra periferiche il percorso non è combinabile con altre linee della rete. Il costo del biglietto sale a cent. 70 per la combinazione indicata alla lettera a) per l'utilizzo di linee radiali o periferiche; a cent. 80 nel caso analogo per la combinazione indicata alla lettera c).
Per comprendere appieno quanto l'ATAG amasse complicarsi la vita (e complicare quella dei romani), basta leggere le modalità di scambio ai nodi autotramviari della circolare. Premesso che le definizioni circolare destra e circolare sinistra si riferiscono al senso di percorrenza delle vetture tramviarie sull'anello che compone la linea, orario o antiorario per chi dall’interno dell’anello osservi la stessa (e che quindi guarda ai binari dando le spalle al senso di provenienza delle linee centrali), il regolamento di servizio prescrive che
...il viaggiatore che proviene dal centro ad un nodo, e deve andare sulla circolare alla sua destra, che è anche la mano delle vetture, attenderà sull'apposito salvagente interno all'anello, e prenderà la vettura che si muoverà verso la sua destra guardando i binari...
Qui a seguire diamo alcuni esempi con immagini dei nuovi biglietti grafici, utili anche per comprendere le considerazioni che seguiranno:
Biglietto da 60 centesimi emesso sulla linea diametrale ST (p. Fiume-p.te Garibaldi)
Come si vede il biglietto rappresenta anzitutto il percorso schematizzato della linea su cui è stato emesso: dal nodo S (Salario, p. Fiume), la linea incontra i nodi centrali l (v. Ludovisi), t (l.go del Tritone), c (p. Colonna), v (p. Venezia), a (l.go Torre Argentina), per terminare al nodo T (p.te Garibaldi): per ognuno dei nodi sono indicate le varie linee che si incontrano tra i due capilinea, e ovviamente a questi ultimi. Pur essendo rappresentate tutte le linee incontrate, questo biglietto può essere normalmente utilizzato sulle sole linee 3, 4, 5, 106 a p. Fiume, 20, 22, 27, 29, 31 a p.te Garibaldi. Il fattorino che lo emette deve forare il giorno del mese e l'ora di emissione, il fattorino della vettura utilizzata in sequenza (dopo aver controllato la regolarità di data e ora), appone una foratura sul numero della linea su cui si trova in servizio (ciò che rende il biglietto non ulteriormente valido per ulteriori cambi). E' ammesso il cambio dal percorso centrale alla linea circolare, ma la relativa foratura fa perdere il diritto al percorso radiale.
Biglietto da 70 centesimi emesso sulla circolare interna
Questo biglietto, che rappresenta ugualmente il percorso schematizzato della linea su cui è stato emesso, consente dalla circolare di effettuare un doppio percorso radiale, e lo scambio con una linea periferica della zona C. Esso da quindi diritto a 4 percorsi se il passeggero utilizza una tra le linee F33, N26 e P11, i tronchi della futura circolare esterna, che a seconda dei casi sono considerati circolari o radiali (in questo caso radiali). Si noti che l'anello schematizzato della circolare interna è parzialmente circondato dalla rappresentazione di questi ultimi tronchi. Il passeggero che sale sulla circolare in un punto qualsiasi della stessa può quindi effettuare il trasbordo al nodo N (p.ta Pia), con la linea tramviaria 7: da quest'ultima può proseguire fino a p. Sempione per utilizzare la linea periferica 7 locale (la circolare di Montesacro), ma può anche effettuare il cambio con la linea P11 all'incrocio tra la v. Nomentana e il v.le della Regina. Dalla linea P11 potrebbe cambiare con la seconda linea radiale prevista dal percorso, ad esempio la 5, per terminare poi la validità del suo titolo salendo su una vettura della linea 205. Potrebbe anche cambiare con la linea 1 al nodo F, per cambiare poi con la linea 1P a p.te Milvio. Per stabilire il senso di marcia del passeggero la prima foratura del biglietto viene effettuata sulla riga del percorso schematizzato della circolare, tra il nodo di salita e quello immediatamente successivo.
Biglietto da 60 centesimi emesso sulla tratta centrale della linea 119
Abbiamo già visto che il biglietto da 60 centesimi emesso sulle linee autobus del centro da diritto a compiere un ulteriore viaggio su una linea radiale. Il passeggero che sale (in questo caso), sulla tratta centrale della linea 119 può quindi effettuare il cambio al Colosseo con la circolare interna o con la linea radiale 26. Il passeggero, però, può continuare il viaggio sul 119, ma essendo il tratto successivo al Colosseo equiparato a linea radiale, il passeggero che decide di proseguire esaurisce la validità del proprio biglietto, che non consente ulteriori trasbordi. La tariffa da 60 centesimi della zona centrale consente lo scambio con la circolare interna, come detto, ma tale cambio, oltre a far perdere il diritto al percorso su una radiale, limita la validità del viaggio ad un massimo di tre nodi consecutivi. Questo significa che dal nodo C il viaggiatore può liberamente spingersi fino al nodo N da una parte, fino al nodo B dall'altra, e dovrebbe acquistare un ulteriore biglietto per proseguire verso i nodi P, F e S.
La nuova rete tramviaria e di autobus
A partire dal 1° gennaio 1930, in relazione alla nuova sistemazione della rete tramviaria e di autobus, risulterà radicalmente mutato anche il sistema tariffario vigente. Poiché il personale possa esattamente comprendere ed applicare le norme che seguiranno è necessario premettere qualche nozione generale circa il nuovo ordinamento della rete, esaminato in relazione al nuovo sistema tariffario con cui esso è strettamente connesso.
Nella nuova rete tramviaria ed autobus si distinguono quattro zone che hanno differenti caratteristiche di esercizio e ad esse corrispondono tariffe diverse.
Zona A del centro. La zona centrale della città a partire dal 1° gennaio 1930 sarà servita quasi esclusivamente da linee d'autobus. Tale zona sarà racchiusa e determinata da un anello tramviario (circolare interna). Le linee d'autobus del centro si distingueranno come segue.
Linee che compiranno l'intero percorso all'interno dell'anello. Esse saranno contraddistinte
con le lettere dei nodi autotramviari a cui faranno capo.
Esempio. Linea FR dal nodo F (Flaminio) al nodo R (Ripa) e cioè dal p.le Flaminio
alla p. Bocca della Verità; linea EF dal nodo F
(Flaminio) al nodo E (Esquilino) e cioè dal p.le Flaminio alla p. dell'Esquilino, e cosi via.
Su di esse avrà esclusivamente vigore la tariffa autobus.
All'interno dell'anello tramviario (circolare interna), penetrano però, in un solo caso (Ministero delle finanze), alcune linee tramviarie. Esse fanno eccezione alla regola già accennata, e su cui ora si richiama l'attenzione, secondo la quale la tariffa da applicare dipende dalla zona in cui si compiono i percorsi indipendentemente dal mezzo di trasporto. Si è visto infatti che sulle linee d'autobus che compiono una parte del percorso fuori dalla circolare interna e una parte nella zona del centro, si applica la tariffa autobus per il solo tratto percorso nella zona centrale, mentre parte nella zona esterna all'anello si applica la tariffa tramviaria. Invece per le suddette linee tranviarie tale regola non ha, eccezionalmente, applicazione, e si applica la tariffa tramviaria anche all'interno dell'anello tramviario.
Zona B tramviaria
Questa zona comprende:
Tale zona è chiamata tramviaria, benché essa sia percorsa anche da qualche linea d'autobus, poiché è principalmente servita da linee tramviarie. Su tutte le linee suddette sarà applicata la tariffa tramviaria. Distinguiamo:
Zona C periferica
Appartengono a questa zona tutte le linee, tramviarie e d'autobus, anzi principalmente d'autobus, esterne all'anello tramviario, e che non toccano in nessun punto la circolare interna. Se linee tramviarie esse saranno contraddistinte con il numero della linea tramviaria radiale di cui sono in certo senso il prolungamento, e da una lettera.
Esempio: 7L (attuale linea MS); 1P (attuale linea DP).
Se linee d'autobus saranno contraddistinte con numeri superiori al 200 (205, 217 ecc.). Tra queste linee autobus occorrerà distinguere quelle frazionate, perché la seconda zona, e cioè quella più lontana dall'interno della città, avrà una tariffa diversa dalla 1.a zona della stessa linea e delle altre linee periferiche. Appartengono inoltre come già si è visto alla zona C le linee radiali frazionate per il tratto più lontano dalla città.
Dunque, agli effetti tariffari, saranno considerate linee periferiche e avranno lo stesso trattamento:
E' bene rilevare che, nonostante la diversità di denominazione di numero, tutte le linee periferiche sono le stesse di quelle attualmente esistenti, e le zone di frazionamento rimangono immutate.
Zona D ultraperiferica o dell'agro romano
Appartengono a questa zona, e quindi hanno un trattamento tariffario speciale, le seconde zone delle linee periferiche frazionate. Sono le stesse zone di frazionamento per cui già attualmente non hanno vigore i biglietti orari.
Il nuovo sistema tariffario
Saranno in appresso esaminati particolareggiatamente i nuovi tipi di biglietti, per ora ci si limiterà ad anticipare solo quelle nozioni indispensabili per poter comprendere il nuovo sistema tariffario.
Nozioni generali sul nuovo sistema tariffario
Perché il personale possa ben comprendere le nuove norme è opportuno confrontarle con quelle ora vigenti. Attualmente il passeggero ha a disposizione, e il fattorino distribuisce su tutta la rete dell'azienda, due soli tipi di biglietti:
Il passeggero può infatti desiderare di percorrere l'itinerario di una determinata linea non frazionata o di una zona di frazionamento di una linea frazionata. In tal caso acquista un biglietto di corsa semplice che gli da diritto di transitare solamente sulla vettura su cui detto biglietto è stato emesso, tra un capolinea e l'altro o tra una zona di frazionamento e l'altra. Oppure il passeggero può desiderare di compiere tutti i percorsi che possono essergli necessari, in qualsiasi direzione e su qualsiasi linea, senza alcuna limitazione tranne quella del periodo di validità del biglietto. In questo secondo caso il passeggero può acquistare il biglietto orario che rappresenta un vero e proprio abbonamento per l'intera rete dell'azienda per un ora. Dopo il 1° gennaio 1930:
Oltre a questi due tipi di biglietto, già conosciuti dal personale, tutti gli altri biglietti che saranno messi in distribuzione saranno basati sul sistema delle coincidenze nell'intesa che il passeggero avrà facoltà di effettuare con un solo biglietto più percorsi consecutivi ed in un unica direzione. Nell'effettuazione di tali percorsi, cioè, il passeggero non ha la libertà concessa dal biglietto orario, ma deve sottostare a determinate modalità e limitazioni che saranno via via illustrate. La principale di tali limitazioni è appunto quella che i vari percorsi compiuti debbono essere in coincidenza tra di loro, e cioè consecutivi. Il passeggero non potrà pertanto servirsi del biglietto per percorrere qualsiasi linea ma solo quelle in coincidenza con la prima su cui è stato emesso il biglietto, e facenti parte della zona o delle zone per cui il biglietto è valido.
Per chiarire tale norma si faccia l'esempio di una passeggero che dal Monte Sacro voglia recarsi alla p. S. Giovanni. Attualmente il passeggero può servirsi della linea 40 acquistando un biglietto di corsa semplice.
Dopo il 1° gennaio 1930 acquisterà un biglietto valido per la zona B (tramviaria) e si servirà della linea 7 per giungere a p.ta Pia; qui trasborderà sulla circolare destra, scendendo al nodo Esquilino, dove potrà trasbordare indifferentemente sulla linea 15 o sulla linea 18 per giungere a S. Giovanni. Non potrebbe invece quel passeggero, dopo essere salito sulla linea 7, recarsi a piedi al nodo Esquilino e qui salire sulla linea 18, perché questa linea non è in coincidenza con la linea 7. Non potrebbe neanche, dopo essere salito sulla linea 7, salire su una vettura della circolare in alcun altro punto fuorché al nodo N (p.ta Pia), perché solo in questo punto la linea 7 ha coincidenza con la circolare.
Il viaggio del passeggero deve perciò avere un rigoroso carattere di continuità, come se il passeggero stesso percorresse una sola linea che di fatto fosse spezzata in due o tre parti [l'o.s. non precisa le sanzioni che, in caso di deroga dalle precedenti norme, sarebbero comminate al passeggero]. Non può, pertanto, il passeggero con lo stesso biglietto usufruire per due volte della stessa linea. Così, per riprendere l'esempio di prima, il passeggero che ha acquistato il biglietto sulla linea 7 non potrebbe mai risalire su un altra vettura della stessa linea, anche se il biglietto di cui fosse in possesso gli desse diritto a compiere altri percorsi. Lo stesso passeggero, una volta sceso al nodo Esquilino, non potrebbe risalire su una vettura della circolare (destra o sinistra), e cosi via.
Altra regola generale è che il passeggero non può percorrere con lo stesso biglietto su una linea i tratti che questa ha in comune con un altra di cui egli si è prima servito. Il passeggero può passare da una linea all'altra ma solo per compiere un percorso diverso, non solo quello già compiuto dalla prima linea. Pertanto il punto in cui il passeggero può passare da una linea all'altra è il punto in cui il percorso della seconda si allontana dalla prima, tenendo conto del senso di marcia del passeggero stesso. Vediamo ora l'applicazione di questa regola nel caso del passaggio da una linea autobus del centro a un altra linea del centro.
La linea FR ha un tratto in comune (l.go Goldoni-p. Colonna), con la linea MP. Il passeggero che è salito sulla linea FR al p.le Flaminio può al l.go Goldoni prendere una vettura della linea MP diretta presso p. Cavour. Non potrebbe invece salire sulla detta vettura alla p. Colonna perché verrebbe a compiere sulla MP in senso inverso lo stesso tratto (p. Colonna-l.go Goldoni), già compiuto con la FR. Invece il passeggero della linea FR che voglia trasbordare sulla MP per andare a p. Indipendenza deve effettuare il trasbordo a p. Colonna e non al l.go Goldoni. Il personale noti che, nel caso in questione, e cioè di passaggio da una linea d'autobus del centro su un altra linea del centro, la località in cui può avvenire il trasbordo risulta dal biglietto. Questa regola vale per le linee d'autobus quanto per le linee tranviarie.
I nuovi biglietti, inoltre, non saranno validi per un periodo illimitato, ma solamente per un ora.
Prima di passare all'esame delle varie regole pratiche in applicazione dei concetti sopra esposti, elenchiamo le varie tariffe che saranno in vigore dopo il 1° gennaio 1930 sulle varie zone in cui verrà divisa la città agli effetti tariffari.
Zona del centro (tariffa autobus)
Per il transito sulle linee autobus del centro, in combinazione e non con percorsi tranviari, saranno validi i seguenti tipi di biglietti:
oltre naturalmente i biglietti orari.
Saranno esposte in seguito le norme speciali circa l'applicazione della tariffa ridotta, bastando per ora accennare che i biglietti a tariffa ridotta daranno diritto agli stessi percorsi dei biglietti corrispondenti a tariffa normale. Il passeggero che vorrà percorrere una qualsiasi linea del centro, sia che provenga dalla rete tranviaria, o che acquisti il biglietto direttamente sulla rete autobus del centro, dovrà munirsi pertanto di uno dei tipi di biglietti accennati.
Biglietto da lire 0,60
Il biglietto da L. 0,60 darà diritto a compiere i seguenti percorsi:
Nel caso però che il percorso tramviario di cui il passeggero volesse usufruire si svolgesse sulla circolare interna, esso non potrà comprendere un tratto qualsiasi della circolare, ma dovrà essere limitato a tre nodi consecutivi.
Cosi, per esempio, un passeggero salito sulla circolare destra al nodo F potrà servirsi delle linee autobus dei due nodi successivi S ed N. Non potrebbe invece servirsi delle linee d'autobus facenti capo al nodo M e di tutti gli altri nodi. Se il passeggero salisse sulla circolare anziché precisamente a un nodo, nello spazio tra un nodo e l'altro, i tre nodi che ha diritto a toccare si contano a partire da quello precedente il punto in cui è salito. Ugualmente il passeggero proveniente da una linea d'autobus che sale sulla circolare, non potrebbe con lo stesso biglietto percorrere uno spazio maggiore a quello compreso fra tre nodi.
Esempio. Passeggero che ha acquistato il biglietto sulla linea autobus 130. Scende al punto d'intersezione con la circolare e sale sulla CS. Può transitare sino al nodo R. Se trovato a transitare sulla CS dopo il nodo R con un biglietto da L. 0,60 emesso sulla 130, dovrà essere considerato come passeggero senza biglietto a tutti gli effetti.
Si richiama il personale sul caso speciale delle linee di penetrazione. Come si è visto il percorso delle linee di penetrazione 119, 124, 130 è diviso in due tronchi: uno, al di fuori della circolare equiparato a radiale tranviaria, uno, all'interno della circolare, equiparato a linea autobus del centro. In conseguenza, con un biglietto da L. 0,60 si può percorrere tutto l'itinerario di una linea di penetrazione, ma solamente quello, poiché il passeggero ha di fatto usufruito di un percorso tramviario (tratto al di fuori dell'anello, zona B), e di un percorso autobus (tratto all'interno della circolare, zona A). La regola che il passeggero col biglietto da L. 0,60 non può compiere più di un percorso tranviario (o equiparato tranviario) e un percorso autobus soffre eccezione solo nei seguenti casi nei quali due percorsi tranviari sono equiparati, agli effetti tariffari, a un solo percorso. Sono infatti equiparate ad una sola radiale tramviaria le seguenti combinazioni di un tronco di circolare esterna e di una radiale:
Solo in tali casi il passeggero con un biglietto da L. 0,60 può compiere tre percorsi; in tutti gli altri solo due (o tutti e due su autobus, come si vedrà in seguito, o uno su autobus e uno su tram).
Il biglietto da L. 0,60 acquistato sulla rete autobus può dare anche diritto al passeggero di percorrere:
Esempio. Un passeggero della FR, giunto a p. Venezia, può compiere un secondo percorso sulle linee che s'incrociano con la FR, e cioè sulle linee NT, ST, MB, EP. Può salire cioè sulle vetture di tali linee, marcianti nei due sensi, tranne per la ST, e giungere sino al nodo in cui essere sono dirette. Per la ST non può servirsi della vettura diretta al nodo S perché verrebbe a percorrere un tratto comune con la linea su cui ha preso il biglietto (FR), e cioè p. Venezia-p. Colonna. Egli avrebbe invece potuto salire su tale vettura della ST a p. Colonna. Si noti che in questo secondo caso il passeggero non può mai uscire dalla zona A.
Esempio. Passeggero linea FR che a p. Colonna sale sulla vettura della 130 diretta a S. Maria in Trastevere, deve scendere a p.te Sisto, ovvero acquistare un secondo biglietto (tramviario).
Biglietto da lire 0,80. Il biglietto da L. 0,80 dà diritto al passeggero di compiere gli stessi percorsi del biglietto da L. 0,60 nel caso a), e cioè:
e inoltre un percorso su una delle linee o tronchi di linee periferiche (zona C).
Il passeggero può quindi compiere tre percorsi. Si noti che in questo caso il passeggero non può servirsi della circolare interna, perché altrimenti verrebbe a mancare la continuità del viaggio. Infatti, come si è visto, le linee periferiche sono quelle che non toccano in nessun punto la circolare interna.
Il passeggero deve quindi servirsi di una linea radiale per giungere dalla linea periferica ai nodi a cui fanno capo le linee autobus del centro o viceversa, per giungere da una linea della zona A ad una linea della zona C. Può servirsi delle circolari esterne nel caso della combinazione della linea 237 e della linea F33, perché questa è la sola circolare esterna che tocchi una linea periferica.
Un passeggero non può servirsi di una radiale qualsiasi, ma solo di quella determinata radiale che congiunge la linea autobus del centro con la periferica.
Esempio. Passeggero della linea FR che vuol giungere a Due Ponti. Deve servirsi della radiale 1. Si noti altresì che non ha valore per il biglietto da L. 0,80 l'eccezione esposta per il solo biglietto da L. 0,60, circa la possibilità di considerare come un percorso due itinerari tranviari. Pertanto, col biglietto da L. 0,80 il passeggero non può mai compiere più dei tre percorsi normalmente consentiti dal biglietto stesso.
Zona B (tramviaria)
Sulle linee facenti parte di questa zona saranno distribuiti e saranno validi i seguenti tipi di biglietti:
Saranno validi nei casi già indicato, ma non saranno distribuiti, i biglietti da L. 0,80 di cui si è già parlato, e prescindendo dai biglietti da L. 0,60 di cui si è già parlato rimangono da esaminare i soli biglietti da L. 0,50 me L. 0,70.
Biglietti da L. 0,50 di coincidenza
Il biglietto tranviario di coincidenza da L. 0,50, valido per la zona B, non deve essere confuso col biglietto da L. 0,50 di corsa semplice, che sarà valido solo per le linee periferiche (zone C e D).
Per il biglietto tranviario di coincidenza da L. 0,50 varranno le norme generali finora esposte. Esso darà diritto al passeggero di compiere i seguenti percorsi:
un altra linea radiale tramviaria.
Occorre anzitutto determinare che cosa si intende per linea radiale e per linea circolare, poiché come si è già accennato le linee circolari esterne potranno funzionare anche da radiali, mentre alcune radiali potranno funzionare in determinati casi da circolari.
Linea radiale è la linea che, partendo dalla circolare interna, ha un percorso perpendicolare alla circolare stessa, pressappoco come i raggi di una ruota. Linea circolare (esterna) è invece quella che ha un percorso pressappoco parallelo alla circolare interna. La conseguenza del diverso genere di percorso delle linee radiali e delle linee circolari è che le linee circolari serviranno principalmente da ponte tra una radiale all'altra.
Da quanto si è detto derivano varie regole importanti.
Il passeggero che si sia servito di due radiali consecutivamente perde il diritto di percorso sulla circolare.
Esempio 1. Passeggero che acquista un biglietto sulla linea 1: allo stadio sale sulla linea 2, dopo tale percorso il biglietto è scaduto, e il passeggero non potrebbe usufruire di un terzo percorso.
Esempio 2. Passeggero che acquista un biglietto sulla linea 3: al Ministero delle Finanze trasborda sulla linea 15, dopo tale percorso il biglietto è scaduto. Il passeggero, per ipotesi, non potrebbe scendere alla p. dei Cinquecento ed usufruire di un tratto della circolare interna, oppure discendere al v.le Manzoni per salire sulla circolare esterna N26.
Il passeggero che sale direttamente sulla circolare interna può percorrere solo una radiale (intendendosi che abbia rinunziato al primo percorso sulla prima radiale).
Esempio. Passeggero che sale sulla circolare interna al nodo F: scende al nodo E e, servendosi della linea 15, giunge al p.le S. Croce. Qui non potrebbe, per esempio, servirsi della linea 16, essendo il biglietto già scaduto. Si noti che il passeggero salito sulla circolare interna può giungere in qualsiasi località senza bisogno di usufruire di due radiali. Così, nell'esempio già fatto, il passeggero avrebbe potuto giungere in qualunque punto toccato dalla linea 16 salendo direttamente su questa al nodo Esquilino.
Le circolari esterne [interne?] possono funzionare in qualche caso come radiali. Le circolari esterne funzionano da radiale solo in un caso: quando il passeggero inizi o termini il suo viaggio su una circolare esterna e il secondo percorso sia compiuto sulla circolare interna. In altre parole le circolari esterne funzionano da radiali solo quando il passeggero compia i seguenti percorsi nel seguente ordine:
In tutti gli altri casi funzionano come circolari e rientrano nelle regole generali già esposte. Così, per esempio, il passeggero che ha acquistato il biglietto su una circolare esterna e compie il secondo percorso su una radiale, non può compiere altri percorsi, poiché il biglietto è da considerare scaduto.
Il permesso per il passeggero di usufruire di una circolare esterna e della circolare interna in combinazione con una radiale, è soggetto anche ad un ulteriore limitazione, e cioè che la radiale e la circolare esterna di cui il passeggero può servirsi non debbono incontrarsi in nessun punto. Infatti, in tal caso, il percorso sulla circolare interna non avrebbe dovuto servire al passeggero perché egli avrebbe potuto ottenere il suo scopo trasbordando direttamente dalla radiale sulla circolare esterna o viceversa.
Esempio. Passeggero che acquista il biglietto sulla radiale 4 al v.le Rossini: trasborda al nodo S sulla circolare interna e scende al nodo P. Non potrebbe qui ancora salire sulla circolare esterna P11 perché questa incontra a sua volta la linea 4. Si noti che il biglietto di coincidenza servirebbe in tal caso da biglietto di andata e ritorno, ciò che non è permesso, perché il passeggero ritornerebbe al punto di partenza. Detto passeggero potrebbe invece, dopo essersi servito della linea 4 e della circolare interna, salire sulla circolare F33 perché questa non tocca in nessun punto la linea 4.
Quando una radiale si incrocia con altre radiali in modo da servire da p.te tra di esse, può funzionare da circolare. Solo in questo caso il passeggero può servirsi di tre radiali.
I casi ammessi, tuttavia, sono solamente i seguenti:
Eccezionalmente può essere considerata come una sola radiale la combinazione di un tratto di radiale e di un tratto di circolare esterna.
Sono gli stessi casi già esaminati parlando del biglietto da L. 0,60.
Riassumendo: in questi soli ultimi casi il biglietto da L. 0,50 può dare diritto al passeggero a compiere 4 percorsi. Naturalmente darà diritto a tre percorsi in questo ordine:
Come si è visto quest'ordine non può essere mutato dal passeggero, e pertanto questo può compiere solo due percorsi se:
Il biglietto da lire 0,70
Dà diritto al passeggero di compiere i percorsi consentiti dal biglietto da L. 0,50 più una linea della zona C (linee periferiche non frazionate o tronco interno delle linee periferiche frazionate, ovvero tronco esterno delle linee radiali frazionate). Il passeggero potrà quindi compiere 4 percorsi in quest'ordine:
e procedere ovviamente nell'ordine inverso. Si noti che hanno valore per il biglietto da L. 0,70 le eccezioni esposte per il biglietto da L. 0,50, e cioè la facoltà di considerare in alcuni casi come una radiale due itinerari tramviari.
Pertanto il passeggero col biglietto da L. 0,70 potrà compiere anche 5 percorsi, nei soli casi già indicati.
Tutte le regole esposte per il biglietto da L. 0,50 avranno vigore per il biglietto da L. 0,70. Così il passeggero salito sulla circolare interna, trasbordando su una radiale e poi su una linea periferica, perde il diritto al percorso sulla prima radiale. Così pure il passeggero che da una linea periferica trasborda su una radiale e poi su un altra radiale, perde il diritto al percorso su una circolare, e così via. Si richiama l'attenzione del personale sul fatto che il tronco più lontano dal centro delle linee radiali frazionate è considerato come linea periferica. Perciò il passeggero che volesse compiere l'intiero itinerario delle linee 34 e 35 dovrebbe acquistare un biglietto da L. 0,70 e non da L. 0,50.
Zona C (periferica)
Sulle linee della zona C saranno distribuiti e saranno validi i seguenti tipi di biglietti:
oltre ai biglietti orari.
Dei biglietti da L. 0,70 e da L. 0,80 già si è visto precedentemente. Per i biglietti da L. 0,50 non c'è che da ripetere l'osservazione già fatta, e cioè che essi sono biglietti di corsa semplice che daranno diritto al passeggero di compiere solo il percorso della linea o zona di frazionamento su cui è stato emesso.
Zona D (ultraperiferica)
Attualmente a questa zona non appartengono linee non frazionate, ma solo, come si è visto, i tronchi più lontani dal centro delle linee periferiche frazionate. Su detti tronchi saranno validi esclusivamente biglietti da L. 0,50 di corsa semplice. Non saranno validi biglietti orari. Pertanto per compiere l'intero itinerario di una linea periferica frazionata il passeggero dovrà acquistare due biglietti di corsa semplice o un biglietto di corsa semplice più un biglietto da L. 0,70, da L. 0,80 o orario.
Biglietti orari
Come si è già visto, rimarranno dopo il 1 gennaio 1930 i biglietti orari con norme identiche alle attuali. Essi saranno validi per il transito in qualsiasi direzione su tutte le linee delle zone A, B, C, entro il limite di tempo di un ora dall'emissione. Non saranno validi per i tronchi esterni delle linee periferiche frazionate (zona D).
Supplemento domenicale
Nei giorni di domenica tutti i biglietti indistintamente saranno soggetti ad un aumento di L. 0,10 quale contributo per la lotta contro la tubercolosi.
I nuovi tipi di biglietto orario
I nuovi tipi di biglietti avranno caratteristiche diverse da quelli attuali, non solo rispetto ai percorsi che essi daranno diritto al passeggero di compiere, ma anche rispetto alla forma. Anzitutto i nuovi biglietti saranno, come si è già detto, biglietti orari. In secondo luogo essi porteranno l'indicazione del giorno del mese in cui saranno emessi. In terzo luogo essi saranno biglietti grafici, cioè le coincidenze che il passeggero ha diritto di effettuare risulteranno sul biglietto attraverso il disegno schematico dei percorsi stessi. L'ora, il giorno d'emissione, i viaggi compiuti dal passeggero, risulteranno sul biglietto per mezzo di fori che il fattorino praticherà in apposite caselle o in appositi punti del biglietto stesso.
Per quanto riguarda la determinazione della validità del biglietto nel tempo (ora e giorno di emissione), i nuovi biglietti hanno caratteristiche identiche o simili e perciò saranno applicabili uguali norme. Queste saranno pertanto illustrate complessivamente per tutti i tipi di biglietti. Saranno invece esaminati a parte i vari tipi di biglietti per quanto riguarda le particolarità grafiche di essi e le speciali norme di ogni biglietto.
Determinazione dell'ora di emissione
Nei nuovi tipi di biglietto una parte, e precisamente la parte terminale, sarà suddivisa in piccole caselle, ognuna delle quali indicherà l'ora o il quarto d'ora d'emissione. Al di sopra dello spazio riservato a tali caselle vi sarà la scritta: ORA. Le cifre segnate al di sotto indicheranno le ore di emissione: a fianco di ogni cifra saranno tre caselle, una con un puntino nero, una con due puntini, e una con tre, corrispondenti ai quarti d'ora, che sugli attuali biglietti orari sono indicati dalle frazioni 1/4, 1/2, 3/4. L'ora o il quarto d'ora d'emissione risulterà come attualmente da un foro praticato in una delle caselle corrispondenti all'ora e al quarto d'ora d'emissione. Esaminando più dettagliatamente i biglietti da L. 0,50, 0,60, 0,70, 0,80, si nota che le ore indicate sono quelle dalle 9 alle 24; inoltre a fianco della scritta ORA si trovano tre caselle rispettivamente con una, due, tre puntini. Queste caselle si riferiscono alle ore 8 1/4, 8 1/2, 8 3/4. Detti biglietti infatti potranno essere distribuiti dalle ore 8 e sino alle ore 24 3/4, e ciò tanto nei giorni feriali quanto, con l'aumento di L. 0,10, nei giorni festivi. I biglietti a tariffa ridotta hanno segnate solo le ore da 4 a 8, e vicino alla casella 8 non vi sono altre caselle con puntini. Ciò corrisponde alla regola già enunciata che per i biglietti a tariffa ridotta l'ultima foratura avrà luogo sempre alle ore 8. Ciò avverrà sia nei giorni feriali che nei giorni festivi, però in questi giorni i prezzi dei biglietti non saranno a tariffa ridotta ma quelli normali in tali giorni per tutta la giornata, e cioè:
I prezzi domenicali sono indicati su ciascun biglietto sotto al prezzo normale dei giorni feriali.
Determinazione del giorno d'emissione
A fianco delle caselle riservate all'indicazione dell'ora in tutti i nuovi biglietti, tranne quelli sotto indicati, si troveranno delle caselle conteneti i numeri dall'1 al 31, e sopra di essi la scritta "GIORNO". Nei soli biglietti da L. 0,60 e da L. 0,30 venduti sulla rete autobus (i quali, come si vedrà meglio in seguito, saranno differenti come forma da quelli venduti sulla rete tranviaria), i numeri relativi ai giorni si troveranno ai due lati del biglietto senza la scritta "giorno".
L'indicazione del giorno di emissione risulterà da un foro praticato sulla casella corrispondente al giorno in cui si è venduto il biglietto.
Biglietto orario (tariffa unica L. 1, domenicale L. 1,10)
Il biglietto orario avrà l'indicazione delle ore dalle 4 alle ore 24 3/4 essendo valido, come si è già detto, per tutta la giornata. Le caselle dei giorni del mese saranno ai lati del biglietto, sul lato sinistro dal 1 al 16, sul lato destro dal 17 al 31. Il biglietto orario inoltre avrà nel centro l'elenco dei vari mesi dell'anno. Per la validità del biglietto orario occorreranno tre forature, una per l'indicazione dell'ora, una per l'indicazione del giorno, una per l'indicazione del mese.
Biglietto da L. 0,50 (domenicale L. 0,60) e da L. 0,25 (domenicale L. 0,60)
I biglietti da L. 0,50 e da L. 0,25 saranno identici per quanto riguarda la forma, tranne l'indicazione delle ore di validità (dalle ore alle 8 per quelli da L. 0,25, e dalle 8 in poi per quelli da L. 0,50). Sono facilmente riconoscibili perché il biglietto da L. 0,25 ha un minor numero di caselle indicatrici delle ore e, in fondo, la scritta non cedibile - ATAG che non si trova sul biglietto normale. Ambedue i biglietti avranno disegnato lo schema completo della rete tramviaria (zona B).
Al centro del biglietto la grossa linea nera chiusa e interrotta da piccoli circoli bianchi, indica la circolare interna. A fianco di ciascun circolo, nell'interno della linea chiusa, v'è l'indicazione della lettera del nodo a cui si riferisce e della località in cui si trova il nodo stesso. Al di fuori di tale grossa linea nera vi sono dei circoli entro i quali si trovano dei numeri (indicatori delle varie linee tramviarie), e a fianco di ciascuno l'indicazione della località a cui giungono le linee stesse. Tali caselle circolari sono unite da una linea con la circolare interna ai nodi cui le varie linee fanno capo. Tale linea può essere perpendicolare rispetto alla circolare interna (per le linee radiali), o parallela (per le circolari esterne). Alcune caselle sono unite con linea tratteggiata. Si riferiscono alle inee autobus o tratti di linea autobus equiparate a radiali tramviarie.
I vari percorsi compiuti dal passeggero risulteranno da forature praticate:
La foratura deve essere praticata, se si tratta della circolare interna, tra nodo e nodo; se delle circolari esterne, tra l'uno e l'altro punto di intersezione con le linee radiali, in modo da indicare il senso di marcia del passeggero.
Esempio 1. Passeggero che acquista il biglietto sulla linea 9. Il fattorino fora il biglietto sul numero 9; trasborda sulla circolare interna sinistra; il fattorino pratica una foratura sulla linea nera tra il nodo M e il nodo N. Trasborda al p.te Garibaldi sulla linea 130 diretta a S. Maria in Trastevere. Il fattorino fora il numero 130. Il biglietto è scaduto.
Esempio 2. Passeggero che acquista il biglietto sulla circolare esterna P11 al p.le del Verano. Il fattorino fora la striscia nera che partendo da 11 attraversa 10 - 9 - 8 ecc., con andamento parallelo alla circolare interna tra 11 e 10 (naturalmente se il passeggero fosse salito sulla radiale 11, il fattorino avrebbe forato il n. 11). Trasborda sulla linea 7. Il fattorino fora il n. 7 e il biglietto è scaduto.
Biglietto da L. 0,60 (domenicale L. 0,70) e da L. 0,30 (domenicale L. 0,70)
Anche questi due biglietti sono identici quanto alla forma, tranne per quanto riguarda l'indicazione delle ore di validità (come per i biglietti da L. 0,50 e da L. 0,25). A differenza di questi ultimi i biglietti da 0,60 e 0,30 saranno di due tipi, secondo che saranno messi in vendita sulla rete tramviaria (per la coincidenza tramviaria-autobus), o direttamente sulla rete autobus del centro.
I biglietti da L. 0,60 e da L. 0,30 venduti sulla rete tramviaria portano lo schema della rete tramviaria e sono quasi simili a quelli da L. 0,50 e da L. 0,25. L'unica differenza è che le circolari esterne vi figurano esclusivamente come radiali e non come circolari, e quindi hanno andamento perpendicolare alla circolare interna tranne che per il tratto dal v.le Rossini alla v. Flaminia per la linea P11 e dalla v. dei Cerchi al Testaccio per la N26, e ciò in relazione alla possibilità che il passeggero ha in tali casi di compiere due percorsi tramviari invece di uno.
Al momento dell'emissione, che avverrà evidentemente sulla rete tramviaria, il fattorino forerà la casella contenente il numero della linea radiale su cui il passeggero è salito, oppure, se il passeggero è salito sulla circolare interna, tra nodo e nodo, esattamente come per i biglietti da L. 0,50 e da L. 0,25. Al momento del trasbordo del passeggero su una linea d'autobus in coincidenza il fattorino forerà il biglietto sul nodo della circolare a cui fa capolinea la detta linea, e dove il passeggero è salito. Per le sole linee tramviarie e autobus toccanti il Ministero delle finanze la coincidenza può avvenire in prossimità del nodo, in tutti gli altri casi la coincidenza deve avvenire al nodo. Per esaurire la validità del biglietto, il fattorino della linea d'autobus su cui il passeggero è salito, forerà sempre il biglietto sul circoletto bianco lungo la striscia della circolare interna corrispondente al nodo in cui o in prossimità del quale il passeggero è salito.
Per le linee di penetrazione 116, 119, 124, quando il passeggero inizia il percorso all'interno della circolare tramviaria, il fattorino non dovrà nuovamente forare il biglietto.
I biglietti da L. 0,60 e da L. 0,30 venduti sulla rete autobus
Non avranno come quelli che abbiamo finora esaminato lo schema dell'intera zona, ma solo il disegno del percorso compiuto sulla linea su cui sono emessi e delle varie coincidenze di quelle determinate linee.
Ogni linea avrà perciò un suo tipo di biglietto esclusivo. Le caratteristiche generali saranno perciò le seguenti.
Nel senso della lunghezza del biglietto, al centro, una grossa striscia nera indica il percorso della linea. Essa ha alle estremità due grandi circoli contenenti ognuna una lettera maiuscola: essi rappresentano i nodi a cui fa capolinea la linea in parola, e le lettere sono quelle indicatrici dei nodi stessi. Lungo la striscia si trovano dei circoletti bianchi contenenti ognuno una lettera minuscola: essi rappresentano le località in cui può avvenire la coincidenza con altre linee d'autobus. A fianco di ciascuna lettera si trova la scritta della località a cui si riferisce (es. g, l.go Goldoni; p, p. del Parlamento, ecc.).
I grossi circoli di capilinea sono uniti con lineette ad altri circoletti contenenti i numeri delle linee tramviarie od autobus equiparate a tramviarie di cui il passeggero può servirsi in coincidenza con quel tipo di biglietto.
I circoletti più piccoli, indicanti le località toccate lungo il percorso, sono uniti con grosse linee nere ad altri circoli contenenti delle lettere maiuscole, le quali indicano i nodi autotramviari non toccati dalla linea in cui si è emesso il biglietto e che possono essere raggiunti servendosi di altre linee d'autobus del centro.
Parallelamente alla grossa striscia nera si trovano due frecce bianche in senso inverso che indicano il senso di marcia della vettura. Il fattorino rilasciando un biglietto dovrà perciò:
Tale foratura dovrà essere fatta secondo i vari punti del percorso come dagli esempi seguenti:
Linea FR, corsa di andata (p.le Flaminio-p. Bocca della Verità). Dovrà essere forata la freccia bianca che ha la punta verso R. Per i passeggeri saliti al p.le Flaminio o tra questa località e il l.go Goldoni, il foro dovrà essere fatto tra F e g.
Si noti che nell'emissione di un biglietto grafico su linee autobus la foratura deve essere fatta sempre lungo la freccia e mai sui cerchietti indicanti i nodi di capolinea o le varie località del percorso. Quindi per i passeggeri saliti al p.le Flaminio la foratura deve essere fatta come per gli altri saliti a p. del Popolo o al c.so Umberto prima del l.go Goldoni, nello stesso punto della freccia (nel caso particolare sulle due alette di base della freccia).
Ricevendo biglietti emessi su altre linee d'autobus del centro il fattorino forerà sul biglietto che gli è presentato la lettera indicante il nodo verso cui la vettura è diretta. Il fattorino, naturalmente, si sarà prima accertato che il biglietto sia valido per quanto riguarda l'ora e il giorno d'emissione, e in particolare osserverà
Esempio. Passeggero che acquista il biglietto sulla linea FR tra p. Colonna e p. Venezia. Se la vettura della linea FR è diretta verso p. Venezia, egli potrà effettuare le coincidenze con le linee autobus transitanti per p. Venezia e con le linee tramviarie facenti capo a Ripa. Non potrà tornare indietro e prendere invece la coincidenza per p. Cavour (P) al l.go Goldoni. Se la vettura della linea FR è diretta verso p. del Popolo, il passeggero non potrà effettuare le coincidenze di p. Venezia e di Ripa, e potrà invece compiere tutte le altre.
I biglietti da L. 0,70 (domenicale L. 0,80) e da L. 0,35 (domenicale L. 0,80)
Sono perfettamente identici ai biglietti da L. 0,50 e da L. 0,25. Contengono in più, naturalmente, l'indicazione delle linee periferiche. I numeri di queste sono uniti con i numeri delle linee radiali su cui il passeggero può trasbordare. Se il trasbordo avvenisse su un altra linea il biglietto non dovrebbe essere ritenuto valido. Le forature indicanti i vari percorsi compiuti dal passeggero saranno eseguite con norme uguali a quelle per i biglietti da L. 0,50 e da L. 0,25.
I biglietti da L. 0,80 (domenicale L. 0,90) e da L. 0,40 (domenicale L. 0,90)
Sono identici a quelli da L. 0,70 e da L. 0,35 con in meno l'indicazione delle linee circolari esterne. Le forature indicanti i vari percorsi sulle linee periferiche e sulle linee tramviarie saranno eseguite sulle caselle contenenti il numero della linea. Si noti che, come per i biglietti da L. 0,70 e da L. 0,35, i numeri delle linee periferiche sono uniti con una lineetta al numero della linea radiale su cui o da cui solamente il passeggero può trasbordare. La foratura indicante il percorso sulla linea autobus del centro sarà eseguita dal fattorino:
Home Page | presentazione | tariffe e biglietti sulla rete romana |
rev. A1 11/09/21