memorie di guerra di Francesco Formigari

Lettere

Dal fronte, 1917

Dal Diario di guerra, 29 marzo 1916-20 giugno 1918

 

1. Cartolina

1 gennaio 1917. Cari Formigari. Sento dalla vostra ultima che Gina si è un po' rimessa; quando riceverete questa mia spero che avrà riacquistato del tutto la salute. Io sto benone di corpo e di spirito. Fra cinque o sei giorni penso che andremo in trincea, ma sembra anche che non ci sarà niente di nuovo. Tanti saluti e auguri. Checco.

2. Cartolina

5 gennaio 1917. Cari Formigari. Niente di nuovo da dirvi. Anche Capodanno è passato e arrivederci. Il 10 sembra che andremo in trincea e va bene. La mia licenza è ancora prematura, e pazienza. La pace non c'è dubbio che venga per ora, e non me ne importa niente. Se domani avrò più voglia di scrivere, vi farò una lettera. Intanto vi saluto affettuosamente. Vostro Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Sottotenente. 113° Fant. 12a Comp. Zona di guerra.

3. Cartolina

9 gennaio 1917. In via per la trincea, sempre lietamente, saluti affettuosi. Checco.

4. Cartolina

Trincea, 10 gennaio 1917. Cari Formigari, niente di nuovo; tutto va bene. Ò ricevuto le agende; la fureria vi invierà il valsente per £. 18. Grazissime delle riviste e delle caramelle. Saluti affettuosi. Checco.

5. Cartolina

Trincea, 12 gennaio 1917. Carissimi, niente di nuovo neanche questa sera. Tanti saluti. Vostro Checco.

6. Cartolina

Trincea, 13 gennaio 1917. Saluti. Checco.

7. Cartolina

Trincea, 14 gennaio 1917. Carissimi, sto benone; tutto va bene. Ciao. Checco.

8. Cartolina

Trincea, 15 gennaio 1917. Miei cari, niente di nuovo; tutto bene anche oggi 6° giorno di trincea. Domani scriverò una letterona. Vostro aff. Checco.

9. Cartolina

Trincea, 16 gennaio 1917. Cari Formigari, tanti salutissimi e ciaissimi. Vostro Checco.

10. Lettera

Trincea, 16 gennaio 1917. Carissimi, la finisco finalmente per una volta con i laconici "tutto bene, niente di nuovo" certo saranno una magra consolazione per voi, e vi do mie più dettagliate notizie. Ho ricevuto la vostra lettera in cui la mamma racconta la visita del collega Punzi; e oggi stesso ò ricevuto una Cartolina da questo stesso Punzi, nella quale mi dà notizia della sua visita a casa vostra e delle accoglienze entusiastiche, come dice lui, che à ricevuto dalla mamma. Ieri vi ò inviato un vaglia di £ 100 che finalmente sono riuscito a risparmiare, con l'unico scopo di sbafarle tutte, con le altre che manderò, nella prossima licenza. Dovranno essere quindici giorni di crapulosa baldoria. Intanto la mia fureria vi invia le £ 18 che avete speso per le "agende del soldato". Sento dalle vostre lettere che voi siete ansiosi di vedermi; figuratevi se non lo sono io di rimetter piede in via Arno 101; tuttavia aspetto tranquillamente il mio turno, senza far nessuna pressione, essendo fedele al principio di lasciar fare alla sorte. Tanto più quando questa sorte - come ne ò prove tutti i giorni - mi è favorevole.
Come sapete già, sono in trincea, dove resterò fino alla fine del mese. Piove a dirotto, ma io sono ancora in buone condizioni, grazie alle calze impermeabili vostre e ai mezzi che il governo ci dà: scarpe di panno a zoccolo (che i soldati chiamano sgálmare), giubbe verniciate in grigio verde cosicché sono impermeabili, cappucci pure impermeabili. Adesso ò costruito nella mia dolina una splendida baracca nella quale si può stare perfino in piedi, cosa per noi straordinaria, e in cui abbiamo messo perfino la stufa! Per essere in prima linea sul Carso non c'è male, vero? Un po' peggio stanno i soldati che devono fare le corvées nei camminamenti colmi d'acqua; per cui talvolta si lagnano col solo risultato che io li ficco in prigione. Ma del resto son tutti in buona salute.
Il mio morale, come sempre, al suo posto. Faccio il mio dovere serenamente, e non ò nessun motivo di lagnarmi. Alla 12a compagnia mi trovo benissimo. Anche voi sopportate serenamente quel che vi tocca sopportare; e finisco come finiscono i soldati nelle cartoline tutte "tic tac" e "baioch", "speriamo sempre in bene". Vostro Checco.
PS. Voglio notizie degli studi di Lia; come mai non mi dite niente? E le arrabbiature nell'ufficio di papà? Lo consolerò io al Gambero!

11. Cartolina

Non datata; timbro postale del 19 gennaio 1917.

Cari Formigari, anche oggi è passato. Oggi siamo stati bombardati un po`più del solito e due granate sono arrivate a poca distanza alla grande baracca che sto facendomi costruire in dolina. Una à pensato bene di non scoppiare; l'altra à ferito il mio sergente, non gravemente. Adesso che vi scrivo è subentrata una calma discreta. Tanti ciao. Checco.

12. Cartolina

Trincea, 20 gennaio 1917. Carissimi, niente di nuovo, tutto va bene, sono sano e allegro. Ò scritto una lettera a Reggio indirizzandola all'Hôtel Métropole; ma poiché sento dire che à cambiato, avvertitelo che vada a ritirarlo al suddetto Hôtel. Spero avrete ricevuto i due vaglia (£ 100 e £ 18, queste ultime per le agende). Per la mia licenza, di cui siete ansiosi forse più di me, non posso ancora dirvi nulla. In ogni modo guardate che la giubba abbia le mostrine; preparate anche una cinghia per la sciabola e dei colletti come quelli che portavo nel Marzo dell'anno scorso. Tantissimi saluti e ciai. Checco.

13. Cartolina

21 gennaio 1917. Niente di nuovo. Tutto bene. Saluti. Vostro. Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Sottotenente. 113° Fant. 12a Comp. Zona di guerra.

14. Cartolina

Trincea, 21 gennaio 1917. Cari Formigari, tutto bene. Niente di nuovo. Vi prego di spedirmi al più presto la bicicletta al seguente indirizzo:
Sig. Micalizio Carmelo, Ufficiale telegrafico - Cervignano. Ringraziandovi, Vostro Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Sottotenente. 113° Fant. 12a Comp. Zona di guerra.

15. Lettera

Trincea, 22 gennaio 1917. Cari Formigari, fa freddo, gela, tira un vento del diavolo, per cui non è consigliabile mettere il naso fuori della baracca e colgo l'occasione per scrivervi. Ieri vi ò scritto chiedendovi di inviarmi la bicicletta e dandovi l'indirizzo al quale dovete spedirla, cioè al signor Micalizio, ufficiale postale in Cervignano. Nel prossimo periodo di riposo, ora che il tempo si è rimesso stabilmente, la bicicletta mi servirà per fare delle belle corse in qua e in là per il Friuli. Mi raccomando, quindi, presto e bene. Quello che à detto il collega Punzi in questo turno di trincea è vero, quindi sapete press'a poco quando scenderò a riposo. Penserò subito a tranquillizzarvi con un telegramma. Quanto alla visita d Borsino, studierò la questione; certo se avrò la bicicletta la cosa sarà più facile.
Da tre giorni abbiamo inaugurata la gran baracca, divisa in sala da pranzo e cucina, tutta rivestita di tela, con finestre a sportello e relativi mobili. Somiglia un po' alla villa delle Scimie che c'è a Villa Borghese, ma per noi è deliziosa. Il solo fatto che ci si può stare ritti in piedi è per noi il non plus ultra delle comodità. Adesso stiamo costruendo una caverna vicino per rifugiarci in caso di intenso bombardamento. Figuratevi che tutti i giorni noi spariamo dalle 60 alle 70 mine! Costruzione della baracca. Esplorazione della caverna... Non sembrano titoli di capitoli di Salgari? Il capitano mio è stato in Ancona quando c'ero anch'io e molto probabilmente abbiamo fatto qualche lazzaronata insieme. Quindi anche per questo mi sembra di essere nei beati tempi di Monte Gardeto.
La licenza è ancora lontana. Di una dozzina di ufficiali del battaglione ne sono andati in licenza solo 3; dunque il mio turno è ancora lontano. Pur essendo venuto nella mia compagnia un aspirante, sarà difficile che possa venire presto. Saremo sempre in giro e quando dovremo stare in casa giocheremo all'[parola illegibile] coi dati. Gina e Lia mi troveranno come due anni fa; solo un po' più cattivo, tanto sono abituato a fare il prepotente coi soldati. Penso con terrore al momento in cui tornerò borghese e non avrò nessuno da comandare.
Bene, anche per questa volta vi saluto tanto. Vostro Checco..

16. Cartolina

Trincea, 23 gennaio 1917. Tutto bene; niente di nuovo. Salutissimi. Vostro Checco.

17. Cartolina

Trincea, 24 gennaio 1917. Nulla di nuovo. Tutto procede bene(!) Checco.

18. Lettera

Trincea, 26 gennaio 1917. Carissimi, non ò veramente niente di importante da dirvi: ma avendo un po' di tempo vi mando qualcosa di più delle solite "sgrafadure" che poi il mio capitano, per ridere, postilla con un "verificato per censura" che vuol rilevare l'eccessiva laconicità delle mie epistole.
Fra giorni scenderò a riposo per un periodo che sarà, se nulla succede, piuttosto lunghetto; o almeno così sembra. Poi può darsi che accada qualche piccola novità riguardo al luogo; ma non si sa nulla di positivo. La licenza comincia ad avvicinarsi con maggior celerità o, per meglio dire, con minore lentezza; spero che prima di tornare in linea possa mettermi in viaggio per Roma. Dato l'orario della tradotta, potrò godermi a casa 17 giorni anziché 15, senza naturalmente calcolare i giorni di viaggio che saranno 4 o 5 in tutto. Tenete pronti, come vi ò già detto:
1. un paio mostrine della Brigata Mantova (gialle e verdi, col giallo sopra);
2. colletti alti e lucidi come specchio;
3. polsini idem; i bottoni li ò io.
Gambali e stivali li comprerò io al mio arrivo. Il brando sia abbagliante. Non dimenticate la cintura relativa.
Arriverò naturalmente fregiato del nastrino della campagna. Che mafia! esclameranno Gina e Lia. Eh, capirete, dopo esserci battuti da leoni (bum!) ed esserci coperti di cicatrici (bumbumbum!)!! Arriverò la mattina presto; la tradotta dovrebbe giungere a Roma Termini, secondo l'orario, alle 3,35, ma naturalemente ritarderà e giungerò quindi verso le otto. Ma non voglio più dilungarmi in particolari per paura di iettaturarmi. Tanti saluti, Checco.

19. Cartolina

27 gennaio 1917. Saluti. Checco.

20. Cartolina

Trincea, 27 gennaio 1917. Cari Formigari, niente di nuovo. Tutto va a gonfie vele. Saluti, ciao. Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Sottotenente. 113° Fant. 12a Comp. Zona di guerra.

21. Cartolina

Trincea, 28 gennaio 1917. Cari Formigari, ancora un giorno è passato. Sto bene. Tanti saluti. Checco.

22. Cartolina

Trincea, 30 gennaio 1917. Saluti. Checco.

23. Cartolina

22 febbraio 1917. Cari Formigari, sono a Vermigliano non so per quanto tempo. Checco.

24. Cartolina

23 febbraio 1917. Carissimi, sono sempre nel solito luogo; non però in linea. Sto bene. Tanti saluti. Checco.

25. Cartolina

26 febbraio 1917. Cari Formigari, sto benissimo. Domani scriverò lettera Checco.

26. Cartolina

28 febbraio 1917. Saluti. Tutto bene. Checco.

27. Cartolina

28 febbraio 1917. Sempre a riposo. Domani scriverò. Checco.

28. Cartolina

1 marzo 1917. Ciao a tutti. Checco.

29. Cartolina

4 marzo 1917. Cari Formigari, sempre a riposo, Tutto bene. Checco.

30. Cartolina

4 marzo 1917. Sempre bene. Ciao Checco.

31. Cartolina

4 marzo 1917. Carissimi, ieri ò ricevuto la vostra prima lettera, con la vignetta del distintivo e la partecipazione funebre del Della Seta. Io sono sempre a riposo in un paesucolo, e ancora, pare, per alquanti giorni. Prossimamente la brigata sarà passata in rivista dal Duca d'Aosta, per cui facciamo tutti i giorni prove di riviste e di sfilamenti in parata. Domani il capitano partirà in licenza, per cui assumerò io il comando della Compagnia. Non c'è altro. Saluti a Reggio. Vostro Checco.
Grazie del pacco

32. Cartolina

7 guerra 1917. Saluti aff. Checco.

33. Lettera

Zona di guerra, 10 marzo 1917. Carissimi, oggi la brigata è stata passata in rivista dal Duca d'Aosta che à conferito la medaglia al valore ai soldati distintisi nelle precedenti azioni; poi abbiamo sfilato in parata davanti a lui; e da ultimo il Duca à chiamato intorno a sé noi ufficiali e ci à stretta la mano uno a uno rivolgendoci varie domande. Io comandavo naturalmente la Compagnia alla quale ò fatto compiere brillanti evoluzioni!!
Due giorni or sono vi ò spedito un vaglia da £ 75 e una busta contenente tre fotografie fatte nell'ultimo turno di trincea. A Reggio non ho trovato ancora la forza di scrivere una lettera; gli ò spedito solo una miseranda cartolina in franchigia. Quindi non lagnatevi voi... Le scamorzine sono arrivate un po' muffite all'esterno ma all'interno ottime. Però non dovevate privarvene voi, dato che a me non manca nulla. A proposito di spedizioni, vi prego di mandarmi il seguente libro: P. Bourget, Sensations d'Italie.
Rimarrò a riposo altri cinque o sei giorni, poi si andrà in trincea nel solito luogo. Alla mia compagnia spetta però per un turno un periodo di tempo da passare in seconda linea, in luogo abbastanza sicuro; quindi i giorni di linea saranno meno. Azioni in vista per ora non ce ne sono; almeno da parte nostra. Non avendo alttro da dirvi, vi saluto. Vostro Checco.

34. Cartolina

14 marzo 1917. Niente di nuovo. Saluti. Checco.

35. Cartolina

14 marzo 1917. Niente di nuovo. Ciao. Checco.

36. Telegramma

14 marzo 1917. TUTTO RISOLTO BENE PROMOSSO TENENTE SALUTI FORMIGARI

37. Cartolina

16 marzo 1917. Cari Formigari, ò finalmente avuta la bicicletta con relativi accessorii. Stasera vado in linea. Tutto va bene. Checco.

38. Cartolina

Non datata; timbro postale del 20 marzo 1917.

Saluti. Checco.

39. Cartolina

20 marzo 1917. Saluti e baci. Checco.

40. Cartolina

22 marzo 1917. Carissimi. Sto bene, tutto va bene. Domani spedirò lettera. Checco.

41. Lettera

22 marzo 1917. Carissimi, già da qualche giorno, come sapete, sono in trincea. Vi scrivo da una caverna, al fioco lume di un lanternino da minatore, mentre i miei due subalterni fanno altrettanto. Fra qualche altro giorno scenderò con la Compagnia al Comando di Reggimento, dove si sta quasi sicuri; cosicchè non abbiate paura, che anche questo turno passerà bene e potremo, tanto io che voi, passare la Pasqua tranquillamente.
L'altra sera sono entrati nella mia linea due soldati austriaci. Stavo mangiando quando un sergente si precipita in caverna dicendomi che il linea era stato dato l'allarmi e le vedette avevano aperto il fuoco. Vado in linea, mi sporgo dal parapetto e vedo due austriaci che tentavano di passare attraverso il nostro reticolato. Capii che doveva trattarsi di due individui che venivano a darsi prigionieri; per cui ordinai ai soldati di non sparare e cominciai a incoraggiare i due austriaci con qualche parola in tedesco; quelli a rispondere ja e Camaraden, e boni italiani; finalmente arrivano a districarsi dai reticolati, afferrano la mano che io tendo loro e saltano dentro. Li portammo in caverna, li interrogammo per mezzo del sergente che conosce bene il tedesco e poi li mandai al comando di reggimento. Sono due giovincelli di 19 anni che vengono dal fronte russo. Uno mi à fatto anche lo schizzo delle posizioni loro davanti a noi in una sua cartolina in franchigia!
Questa è la novità più importante del presente turno di trincea. Poi c'è la novità che quasi tutti i vecchi ufficiali del battaglione se ne sono andati, chi all'ospedale, chi a istruire le reclute, chi addirittura è stato avvicendato; io sono diventato ormai un anzianone. A giorni tornerà il cap. Rolando al quale con molto piacere cederò il comando della Compagnia che è alquanto seccante, specialmente in trincea; figuratevi che questa notte sono stato svegliato almeno trenta volte dai ciclisti e dai porta ordini; ed è più o meno sempre così.
Ò finalmente avuta la bicicletta con gli accessorii. Il buon Micalizio voleva rispondere alla lettera vostra, ma... non sapeva l'indirizzo. L'à voluto, e credo che abbiate ricevuto qualche lettera da lui. Almeno nel prossimo turno di riposo me la spasserò un po', e potrò - perché no? - dare un appuntamento a Borsino a Palmanova o Cervignano o magari anche a Udine. Adesso specialmente che ò la mia lasagna d'argento sul braccio...
E Reggio? Non gli ò ancora scritto che una Cartolina in franchigia!! Oggi vedrò di fare uno sforzo anche per lui ma credete che io preferisco andare a mettere dei reticolati piuttosto che scrivere una lettera. Ciao, tanti saluti Checco.

42. Cartolina

23 marzo 1917. Saluti e baci. Checco.

43. Cartolina

25 marzo 1917. Ricevuto pacco. Grazie. Scriverò Checco.

44. Cartolina

28 marzo 1917. Niente di nuovo tutto bene Checco.

45. Cartolina

Non datata; timbro postale del 29 marzo 1917.

Carissimi, ieri sera sono sceso dalla linea e mi trovo con la Compagnia in un luogo quasi sicuro, in cui starò ancora una diecina di giorni, per poi scendere a riposo. Quindi tranquillizzatevi. Anche per questo turno la ghirba è a posto. L'altra sera in mezzo a un bombardamento abbiamo respinto un attacco di cui si fa menzione nel Comunicato del 25; il nostro reggimento à avuto l'encomio della brigata. Ò festeggiato in trincea il mio compleanno con torte e bottiglie. Grazie di quello che m'avete inviato, tutto bello e buono. La cartolina del prestito l'à voluta il maggiore e io non gliela ò potuta negare; si potrebbe averne qualche altra? Bisogna anche che papà mi mandi l'orario esatto delle corse da Palmanova a Udine, dove avrei intenzione di dargli appuntamento tre o quattro giorni dopo Pasqua (proprio come l'anno passato!); a Udine potremmo passare insieme una bella giornata! Intanto vi saluto e vi ringrazio nuovamente. Checco.

46. Cartolina

Zona di guerra., 30 marzo 1917. Carissimi, ò ricevuto la lettera contenente la fotografia ritagliata dalla Domenica del Corriere; ora, quello che credete che sia io, non lo è affatto, prego credere; io sono più elegante e non porto le giberne come un bepaccio qualunque! Ciò detto, sono a seccarvi col solito invio di libri e cioè: Anatole France, Le crime de Sylvestre Bonnard; Pierre Loti, Le roman d'un spahi, entrambi nella Nouvelle collection illustrée, Calman-Lévy, Paris. Costano 95 cent. l'uno. Poi andate da Loescher e ordinate quest'altro libro: De Vogué-Le roman russe,
che dovranno far venire dalla Francia e quindi potrà portarmelo papà quando verrà a trovarmi [cartolina monca: il seguito evidentemente su altra cartolina non pervenuta]. Checco.

47. Cartolina

Non datata; timbro postale: 31 marzo 1917.

Fra giorni invierò qualche quattrino. Io sto bene, non corro nessun pericolo e faccio vita comoda, dormendo e leggendo tutto il giorno. Tanti saluti. Vostro Checco.

48. Telegramma

Ricevuto l'8 aprile, ma inviato evidentemente entro il giorno di Pasqua, 1 aprile.

Sceso a riposo auguro buona Pasqua = Franceso Formigari

49. Lettera

Pasqua 1917. Carissimi, sono a riposo e sto bene. Ò ricevuto i due libri; tante grazie. Sto studiando le modalità del mio incontro con papà; però la cosa è diventata un po' più difficile perché sono stato nominato interinalmente aiutante maggiore e questo mi obbliga a non allontanarmi mai dal Comando di battaglione. Tuttavia, come ripeto, farò il possibile. Tanti saluti e auguri. Checco.

50. Cartolina

2 aprile 1917. Carissimi, niente di nuovo. Fra pochissimi giorni scenderemo a riposo. Adesso, essendo tornato il capitano Rolando, mi ànno dato il comando della 11a Compagnia, ancora in prima linea. Del resto quando voi riceverete questa io sarò già sceso dalla trincea, dunque niente paura. Salutissimi. Checco.
[Timbro] 113° REGG. FANTERIA M. M. 11a COMPAGNIA. IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA (firma: Francesco Formigari)

51. Cartolina illustrata

Non datata; timbro postale del 3-4-1917.

Saluti. Checco.
[Timbro] 113° REGG. FANTERIA M. M. 11a COMPAGNIA. IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA (firma: Francesco Formigari)

52. Cartolina

3 aprile 1917. Saluti. Checco.
[Timbro] 113° REGG. FANTERIA M. M. 11a COMPAGNIA. IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA (firma: Francesco Formigari)

53. Lettera

11 aprile 1917. Carissimi, oggi ò ricevuto una vostra lettera e insieme una del buon Reggio, il quale, nonostante la mia inescusabile negligenza nello scrivere, non m'à dimenticato. Sento che Borsino à già fatto i preparativi, ma, per questa volta... Come vi ò già detto, adesso sono aiutante maggiore, finché il Tenente che occupa tale carica è in licenza. Aiutante maggiore è una specie di aiutante di campo il quale aiutante emana ordini ai Comandanti di Compagnia, dà disposizioni, sta sempre accanto al Maggiore, detta circolari ecc. ecc. Sto proprio da papa: mi risparmio le marce, non ò più da comandare ai Bepi, ò una dozzina di biciclette a mia disposizione, ieri ò scorazzato in automobile, oggi ò fatto arrestare un borghese austriacante ecc. ecc. Siccome me la sbrigo abbastanza bene, è certo che, se il tenente titolare andrà via, la carica passerà a me. Ma... siccome non posso mai allontanarmi dal Comando di Battaglione, bisogna che per questo turno rinunzi a trovarmi con papà. Sarà per quest'altra volta. Desidererei che mi mandaste la mia tenuta diagonale. Oggi vi spedisco £ 50 per le spese varie. Sono contento che abbiate trovato le famose cartoline del prestito. Io in compenso oggi vi mando una fotografia della guera sul C.so; avvertitemi se l'avete ricevuta e ve ne manderò molte.
La Pasqua è passata bene. La mattina un areoplano è venuto a cacarci le uova pasquali, una delle quali è proprio caduta vicino alla nostra mensa; allora la nostra artiglieria con 3 colpi l'à abbattuto. Un colpo à colpito l'areoplano nel deposito di bombe e apparecchio e aviatori sono rimasti sfracellati. I resti dei due aviatori sono stati trasportati nella nostra infermeria, pezzi di testa, gambe, mani, budelle.... Finisco col salutarvi, Vostro Checco.

54. Cartolina

19 aprile 1917. Niente di nuovo. Saluti. Checco.
[Timbro] 113° REGG. FANTERIA M. M. 3° BATTAGLIONE

55. Lettera

22 aprile 1917. Ò ricevuto ieri la divisa in ottimo stato e la torta annessa e connessa. In ricambio io vi invio una mia fotografia, in cui vi prego di ammirare il distintivo di ferito, scintillante sulla manica destra... Oggi andrò a Sagrado a cercare il collega Pastina, avendo saputo che il suo reggimento scende a riposo lì.
Io sto, al solito, bene. Salutissimi a tutti.
A proposito: quando scrivete, segnate senz'altro questo indirizzo: Francesco Formigari - 3° Battaglione (non 7!! come c'era sul pacco), 113° Fant. Z.d.G.
Ancora ciao, Checco.

56. Cartolina

23 aprile 1917. Sto benissimo, tanti saluti. Checco.
[Timbro]113° REGG. FANTERIA M. M. 3° BATTAGLIONE

57. Cartolina

24 aprile1917. Saluti. Checco.

58. Cartolina

26 aprile1917. Saluti. Checco.

59. Lettera

7 maggio 1917. Carissimi Formigari tutti! Ho aspettato a scrivervi fino ad oggi, limitandomi a tranquillizzarvi con telegrammi per potervi dare notizie precise della mia nuova sorte. Ora che le cose sono precisate mi affretto a darvene notizia. Dovete dunque sapere che dopo due giorni che ero in trincea alcuni reparti della Brigata furono inviati nelle retrovie per costituire nuove formazioni le quali non sono per ora destinate a combattere. A uno di questi reparti appartenevo anch'io e siccome proprio 24 ore prima era rientrato l'Aiutante Maggiore di cui io facevo le veci, anch'io venni mandato indietro. Questi reparti ànno costituito un battaglione di cui io sono Aiutante Maggiore effettivo. Senonché ieri mattina arrivò come il solito fulmine a ciel sereno un fonogramma del Comandante del mio ex reggimento, il quale, d'ordine del Comando di divisione, mi ordinava di rientrare subito al mio reggimento, cioè di tornare in linea; e questo nonostante fossi già stato preso in forza e passato effettivo al deposito di Verona. Questa era una porcheria bella e buona commessa per il solito sistema di sfruttare i buoni ufficiali e di disfarsi invece dei cattivi. Voi sapete che certo io non ò l'abitudine di sottrarmi al mio dovere; ma perché dovevo essere trattato così solo per il fatto che sono utile; perché non dovevo godere per qualche tempo di un ben meritato riposo? Queste ragioni sarebbero però state inutili, se il capitano che comanda questo nuovo battaglione non avesse subito piantata una grana - come diciamo noi in gergo militare - dichiarando che io ero necessario, che nessun altro ufficiale era in grado di fare l'Aiutante Maggiore, che a nessun costo mi avrebbero lasciato anda via. Andò quindi al Comando di Brigata; non avendo avuto soddisfazione al Comando di Brigata, si recò personalmente al Comando della Divisione, dove ottenne che io venissi trattenuto. Questo ieri sera. Da ieri a oggi il comando del mio reggimento non si è più fatto vivo; si è rassegnato a perdermi, o lavora sott'acqua? Non so: ma so che io sono deciso a tutto piuttosto che farmi sfruttare da gente che... basta, per la censura. Se riesco a rimanere in questo reparto, e con la carica che ò, potete per un pezzo star tranquilli; e di questo dovete esser grati al Capitano di cui sopra che nessun mezzo à tralasciato per trattenermi. Adesso sono Aiutante Maggiore nominato con ordine del giorno e porto un'altra lasagna al colletto della giubba. Chic! Fra due o tre giorni, quando il battaglione sarà avviato e io avrò meno da fare, chiamerò Borsino a Palmanova e lì gli dirò quanto non posso dire ora sull'argomento. Intanto state allegri e sperate. Checco.
Indirizzo: Francesco Formigari, Aiutante Maggiore del 1° Battaglione di Marcia (ex Brigata Mantova) del XIII Corpo d'Armata

60. Cartolina

20 maggio 1917. Saluti. Niente di nuovo. Vado sempre più indietro. Checco.

61. Cartolina

25 maggio 1917. Sempre al solito. Tutto bene Checco.

62. Cartolina

25 maggio 1917. Niente di nuovo. Tutto bene. Checco.

63. Cartolina

26 maggio 1917. Niente di nuovo. Tutto bene. Checco.

64. Cartolina

29 maggio 1917. Niente di nuovo. Sempre al solito. Checco.

65. Telegramma

[giorno illegibile] maggio 1917. SONO A RIPOSO STO BENE SEGUE LETTERA INDIRIZZO BATTAGLIONE DI MARCIA BRIGATA MANTOVA

66. Cartolina

2 giugno 1917. Saluti. Tutto bene. Checco.

67. Cartolina

7 giugno 1917. Carissimi, sto bene; sono al solito posto. Staccate i biglietti per Mantova dove spero di incontrarvi fra giorni. Vi darò notizie di quel tal Ridolfi che ò sentito nominare. Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente Aiutante Maggiore. Battaglione di marcia. Brigata Mantova. Z.d.G.

68. Lettera

13 giugno 1917. Cari Formigari, oggi finalmente ò ricevuto una vostra lettera; la sola da quando mi sono incontrato con papà a San Giorgio di Nogaro. Penso che se le mie lettere e cartoline fanno la stessa fine delle vostre chissà che cosa direte di me! Queste dispersioni dipendono dal fatto che gli uffici postali fanno ancora confusione fra battaglioni di marcia, battaglioni complementari e simili, e anche dall'altro che la nostra posta di battaglione funziona ancora poco bene per mancanza di mezzi di trasporto.
In breve vi ragguaglierò sulle mie vicende: il battaglione di marcia si è trasferito a Torsa, dove sono stato anche l'anno passato, e in questi giorni, col 130°. Come vedete sono molto lontano, quasi sul Tagliamento; e per adesso non c'è ragione di credere che la situazione cambi. Così mi riposo. A comandare il battaglione è venuto adesso un Tenente Colonnello, tale Mastroeni, la cui famiglia sta in via Clitunno, a sinistra sboccando da via Po. À mandato l'indirizzo di casa nostra alla moglie e può darsi che una volta o l'altra ve la vediate capitare in casa. Adesso vuole che io venga in licenza ma forse ciò andrà a monte perchè non ò ancora saputo nulla degli esami e temo sia troppo tardi. Io sto benissimo e sono sempre al mio posto di aiutante maggiore. Con questa lettera mando un paio di cartoline a Gina e Lia perché le mettano nella raccolta. A voi tutti salutissimi. Vostro Checco.

69. Cartolina

17 giugno 1917. Niente di nuovo. Sto bene. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente. Zona di guerra.

70. Cartolina

20 giugno 1917. Carissimi, speravo di poter venire a Mantova con la scusa di presentare la contabilità del Battaglione al deposito del 72°, ma per adesso non c'è più da pensarci. Quanto a venire a dare gli esami, il Colonnello aveva appoggiato la mia domanda; ma non avendo mai saputo da voi qualche cosa sugli esami, devo rinunziarvi perché son certo che sarà troppo tardi. Studierò però una vostra venuta a Udine, che dista solo un'ora dal luogo dove sono; io verrò col birroccino e col cavallo "apocalittico" da me personalmente guidato; e farò fare una scarrozzatina alle "bambine" (che rabbia!). Non so se vi ò detto che ora sono vicino al Tagliamento, vicino ai luoghi dell'anno scorso. Speriamo che questo sia di buon augurio. Intanto si sta benissimo. Saluti Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente. Zona di guerra.

71. Cartolina

21 giugno 1917. Niente di nuovo. Salutissimi. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE. BATTAGLIONE DI MARCIA. BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente. Zona di guerra.

72. Cartolina

22 giugno 1917. Ò ricevuto la vostra lettera del 17, in cui mi parlate del lugubre altipiano d'Asiago eccetera; ma se sono in un ameno paesello del Tagliamento che è una vera villeggiatura! Si mangia bene, si beve meglio, si scorrazza nel birroccino di mia proprietà privata... Il che contrasta con le vostre lettere, in ognuna delle quali c'è almeno un morto! Dato che per adesso non corro nessun pericolo e che quindi è superflua la prudenza che si poteva aver prima nell'usare i biglietti, studierò una vostra escursioncella a Udine nella prima quindicina del mese venturo.
Intanto saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE. BATTAGLIONE DI MARCIA. BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente. Zona di guerra.

73. Cartolina

23 giugno 1917. Cari Formigari, ò ricevuto ieri una lettera di papà in cui mi parla di esami di laurea; ma non sono questi che io domanderei di dare (non dandoli, poi, beninteso), bensì esami speciali. A ogni modo lasciate le pratiche perché io ho scritto e telegrafato per conto mio, quindi saprò presto qualche cosa. Certo, se avessi saputo prima qualche cosa di positivo, sarei stato sicuro di venire, perché ad altri tali licenze sono state concesse e anche oggi partirà un ufficiale del mio Battaglione.
Tanti saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente. Zona di guerra.

74. Cartolina

24 giugno 1917. Ci siamo trasferiti più indietro, vicino a Codroipo. Si sta magnificamente. Saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente. Zona di guerra.

75. Cartolina

25 giugno 1917. Niente di nuovo. Saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente

76. Cartolina

26 giugno 1917. Carissimi. Niente di nuovo. Continuiamo a stare magnificamente. Ho una stanza ben arredata in un palazzo signorile, con tutto il comfort, compreso water closet e luce elettrica; una vera villeggiatura. Se ci fosse la Lia! E voi che cosa fate? Non andrete a Villapinta? Io ve lo consiglio caldamente, tanto per cambiare un po' vita. Saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente

77. Cartolina

27 giugno 1917. Niente di nuovo. Sto bene. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a. BATTAGLIONE DI MARCIA DELLA BRIGATA MANTOVA.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Zona di guerra.

78. Cartolina

29-giugno 1917. Ò ricevuto la vostra lettera del 24. Gli esami che sono in luglio sono quelli di Laurea, non quelli speciali che avrei dovuto dare io; vi pare che con tutte le cose che ò per la testa, potessi pensare a dare la laurea? Quindi non vengo più. Quanto alla vostra venuta, io la fisserei come tempo nei primi dieci giorni di luglio (o, perché no, per esempio, il 13?) e come luogo, Udine, che è l'unico luogo dove si possa passare una giornata. Scrivetemi in proposito. Quanto ai biglietti, mi pare che non ci sia niente di straordinario se quei fregni buffi dell'ufficio li cambiano. Congratulazioni alla Lia. Saluti a tutti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2A.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

79. Cartolina

29 giugno. Cara mamma, sento uno straordinario scampanare, guardo nel lunario e trovo che è il tuo compleanno. L'anno scorso ti mandai gli auguri dall'altopiano di Asiago; ora te li mando da più spirabil aere. Ciao. Checco.

80. Cartolina

30 giugno 1917. Saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

81. Cartolina

[giorno non leggibile] luglio 1917. Niente di nuovo. L'indirizzo è così modificato:
Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

82. Cartolina

1 luglio 1917. Niente di nuovo. Saluti - Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

83. Cartolina

3 luglio 1917. Cari Formigari, ò ricevuto (anzi oh! ricevuto) la vostra lettera del 29 e insieme una lettera del buon Reggio. Vedremo se avrò la forza di rispondergli. Vi prego di farmi sapere se avete potuto cambiare i biglietti, per potervi dare un appuntamento senza paura che vada a vuoto. Saluti Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

84. Cartolina

4 luglio 1917. Saluti. Niente di nuovo. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

85. Cartolina

7 luglio 1917. Ricevo la vostra lettera in cui mi parlate delle difficoltà della vostra venuta. Io non ne so niente; a ogni modo facciamo così: Voi informatevi bene, fissate il giorno della venuta, il luogo della vostra venuta (Udine o Codroipo o Latisana) e fatemi un telegramma. Al quale io risponderò con un altro per ricevuta. Dopo di che partite pure. Però telegrafate almeno una settimana prima per essere sicuri che il telegramma arrivi. Salutissimi. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

86. Cartolina

9 luglio 1917. Niente di nuovo. Saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia.

87. Cartolina

11 luglio 1917. Niente di nuovo. Saluti. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2 a.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia. Zona di guerra.

88. Cartolina

12 luglio 1917. Niente di nuovo. Tutto al solito. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a. [Mittente] Francesco Formigari. Tenente nel Battaglione Mantova della 27a Brigata di marcia.

89. Cartolina

14 luglio 1917. Niente di nuovo. Domani scriverò. Checco.
[Timbro illegibile]

90. Cartolina

15 luglio 1917. Niente di nuovo. [inizio della frase illegibile] lettera. Checco.
[Timbro illegibile]

91. Cartolina

16 luglio 1917. Saluti. Niente di nuovo. Checco.
[Timbro] AIUTANTE MAGGIORE IN 2a.
[Firmato] Francesco Formigari. Tenente: 79° Regg.to di marcia. 3° Battaglione. Zona di guerra.

92. Cartolina

28 Agosto 1917. Oggi stesso scriverò. Ò un subisso di faccende essendo A.M. in 1a provvisoriamente. Checco.

93. Cartolina

7 Ottobre 1917. Il signor Colonnello mi porge una Cartolina in franchigia perché vi scriva. Eseguo l'ordine e vi invio tanti saluti anche a nome suo. Vostro Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente A. M. in 2a. 79° Regg.to di marcia. 3° Battaglione. Zona di guerra.

94. Cartolina

2 novembre 1917. Carissimi, sono a Rovigo, dove è stabilito un posto di concentramento per i soldati dispersi . Gli ufficiali che giungono e che non possono raggiungere il reparto, di cui neanche gli ufficiali di tappa conoscono l'ubicazione, vengono provvisoriamente adibiti a riordinare e inquadrare questi dispersi. Così ànno fatto anche di me. Per tornare al mio battaglione bisognerebbe che provocassi una richiesta di quel comando; il che non posso fare non sapendo dove sia. Intanto però non corro nessun pericolo. Farò tuttavia ricerche del battaglione nei limiti del possibile; se non altro per riavere la mia roba. Per adesso, gran confusione. Scriverò anche domani. A ogni buon conto, se sapete qualche cosa dalla sig. Mastroeni , fatemelo sapere con la massima sollecitudine. Domattina o questa sera stessa vi farò pervenire l'indirizzo, non avendo ancora trovato la camera. Auguri a Gina. Saluti a tutti. Checco.

95. Cartolina

3 novembre 1917. Carissimi, perdura la confusione, in cui però ci sforziamo di ritrovare un po' di ordine. Le cose si vanno mettendo un po' meglio. Riguardo a me non so nulla di preciso; credo però che domani partirò per Legnago, con soldatesca. Appena giuntovi ve lo farò sapere per telegrafo così papà potrà venire a portarmi oggetti di necessità, essendo naturalmente sprovvisto di tutto. Ciao. Checco.

96. Telegramma

[giorno illegibile] novembre 1917. ATTENDOVI DOMENICA 9 ORE 9,46 STAZIONE CODROIPO; FSCO FORMIGARI

97. Lettera

[11 novembre] 1917. Carissimi, sono ancora a S. Pietro di Legnago, dove starò ancora, credo, per qualche tempo. Abbiamo costituito un battaglione regolare con tutti i raccogliticci e un po' alla volta andiamo rimettendo le cose a posto; credete che qui abbiamo vissuto delle giornate come quelle della rivoluzione russa. Mi mancava di vedere solo questo aspetto della guerra. Il male è che non danno quattrini. Sembra che il 15 non avremo neanche lo stipendio. Pazienza, ci rifaremo alle spalle dei borghesi. Se non avessi tanto da fare scriverei a Lino di fare una corsa qui da me; ma con questo po' po' di roba, non voglio avere "cioppi" tra i piedi. Vi ò già mandato il mio indirizzo in altra lettera; ve lo ripeto qui:
Signor Formigari Francesco presso la signora Giacinta Pasetto Moratello San Pietro di Legnago (Verona)
E del colonnello Mastroeni? Io non so niente. E tutta la mia roba? Male! Ciao Checco.

98. Telegramma

20 novembre 1917. SONO PRESSO MODENA STO BENISSIMO = FRANCESCO FORMIGARI

99. Telegramma

26 novembre 1917. RIENTRATO AL BATTAGLIONE RITROVATO TUTTO: FRANCESCO FORMIGARI

100. Cartolina

Senza luogo e non datata; timbro postale: 1 dicembre 1917.

Carissimi, nessuna novità. Vi pregherei di far ricerche presso qualche ufficio notizie per profughi della famiglia del mio attendente, domiciliata a Tricesimo al momento dell'arrivo dei "mambruchi". Chiedete di Tosolini Ida e famiglia. Saluti e buone feste. Checco.
[Timbro] L'AIUTANTE MAGGIORE IN IIa. 79° REGG.TO DI MARCIA. 3° BATTAGLIONE.
[Firmato] Francesco Formigari. Tenente: Zona di guerra.

101. Cartolina

16 dicembre 1917. Niente di nuovo. Tutto bene. Non vogliamo la pace. Checco.

102. Cartolina

20 dicembre 1917. Carissimi, sto bene. Ò ricevuto la vostra lettera, risponderò domani. Vostro Checco.
[Mittente] Francesco Formigari. Tenente A.M. in 2a. 79° di marcia. Zona di guerra.

103. Cartolina

31 dicembre 1917. Auguri. Vostro Checco.
[Timbro] L'AIUTANTE MAGGIORE IN IIa. 79° REGG.TO DI MARCIA. 3° BATTAGLIONE.
[Firmato] Francesco Formigari. Tenente: Zona di guerra.


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