tram e trasporto pubblico a Roma
La rete tramviaria urbana
Un tram per Vigna Clara
Dati forniti dal collega avv. Donzelli.
Il tracciato della linea tramviaria per Vigna Clara; a destra uno schizzo originale dell'ATAC.
Pochi sanno che nel 1993 l'ATAC aveva in progetto un prolungamento della linea che allora si chiamava 225, oggi è la 2, per il corso Francia e la via Flaminia, fino ad un capolinea posto presso un futuro centro commerciale, che non vide però mai la luce.
Secondo la documentazione ATAC, il prolungamento sarebbe servito essenzialmente per dare una migliore sistemazione alla 225, linea troppo corta e
richiedente tempi di accessibilità al capolinea esterno di piazza Mancini molto elevati data la congestione della viabilità
ecc., sono parole dell'ATAC, uno dei soliti enigmatici discorsi; intendevano forse dire che a piazza Mancini facevano capolinea troppi autobus e troppi viaggiatori si affollavano sulle vetture tramviarie. Onde, si seguita,
si offrirebbe un mezzo più veloce e diretto agli abitanti del settore Nord eliminando, per le fasce più dense di questo, un trasbordo obbligato.
La linea avrebbe dovuto essere interamente in sede protetta con semafori preferenziali (si è visto quanti ne sono stati installati finora...) e avrebbe interessato la futura stazione di Vigna Clara (anche qui si è visto il traffico che porta questa stazione...). Il prolungamento avrebbe lasciato l'attuale capolinea in piazza Mancini instradandosi per la via M. Longhi e superando il Tevere sul ponte Duca d'Aosta, secondo una ipotesi originariamente formulata dall'ATAC nel 1990 dopo l'apertura della 225, con un tracciato alquanto lungo e tortuoso e con gravi problemi di sovraintendenza; in seconda ipotesi si sarebbe costruito un nuovo ponte allineato con via M. Longhi (già previsto dal piano regolatore, simile a quello oggi in costruzione così detto della musica), una ipotesi ritenuta più attendibile essendo più breve e diretto, ma di maggiori costo.
Superato il Tevere, la linea si sarebbe mantenuta sul lungotevere passando oltre il piazzale di ponte Milvio e avrebbe raggiunto corso Francia. Anche per questa tratta si avevano due proposte: una galleria in curva da viale Tor di Quinto all'altezza di via Riano (forando la collinetta) con sbocco al centro di corso Francia, soluzione costosa e con lunghi tempi, oppure il transito per via Flaminia Vecchia, resa isola pedonale, come da vecchio tracciato tramviario. Questa seconda ipotesi era sostenuta dall'UTP e accettata dall'ATAC dopo la misurazione delle altezze; forse trovava qualche resistenza per via di provvedimenti sul traffico che ora, a distanza di anni, anche senza tram, sembrano ormai imminenti ed indifferibili.
Via Flaminia Vecchia: il sottopassaggio del rilevato ferroviario (a sin.),
divenuto via Olimpica (a destra, segue il sottopasso di corso Francia).
Il corso Francia sarebbe poi stato seguito fino ad oltre il bivio per la Cassia Nuova e la linea sarebbe terminata su un capolinea ad anello posto immediatamente dopo la traversa via O. Fabbroni, con opere non definite per tagliare la carreggiata della Flaminia.
Home Page | presentazione | rete urbana |
rev. A1 24/04/21