tram e trasporto pubblico a Roma
I rotabili della ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo, 1932-1976
Tutto il materiale di prima dotazione della ferrovia Roma-Viterbo della SRFN è stato costruito nel 1931 dalle Officine Meccaniche Della Stanga, con equipaggiamento elettrico TIBB; la dotazione originaria consta di:
Elettromotrici ECD 21-30
I treni viaggiatori, fino agli anni '80, sono effettuati per lo più dalle dieci elettromotrici ECD21-30, al traino di norma di due o tre rimorchi, eccezionalmente anche quattro. Queste elettromotrici sono meccanicamente ed elettricamente eguali ai locomotori, salvo il rapporto di trasmissione minore. La cassa è dotata di un compartimento bagagli centrale e di una porta pneumatica a due antine per fiancata; dalla presenza del compartimento bagagli e dall'avere corsia passeggeri di terza classe deriva la classifica ECD, che è mantenuta anche all'istituzione della classe unica su tutti i rotabili.
Per il servizio merci e per qualche treno viaggiatori la SRFN acquista quattro locomotori Bo-Bo a quattro motori, numerati 01-04. I locomotori 01, 03, 04 saranno in seguito dotati di rapporto di trasmissione 17/70 per l'effettuazione dei treni viaggiatori, mentre il locomotore 02 resterà sempre con il rapporto di origine 14/75 adatto ai treni merci.
Rimorchiate gr. AC51-58, C71-82 ed S101
Il parco viaggiatori della SRFN comprende in origine otto rimorchiate miste di prima e terza classe AC51-58 e dodici rimorchiate di terza classe C71-82. Simili alle elettromotrici ma dotate di tre porte pneumatiche per fiancata, due estreme a due antine e una centrale a quattro, nel 1977 sono convertite in classe unica, cambiando in C la sigla AC della numerazione. A queste rimorchiate è da aggiungere la carrozza salone S101, trasformata nel dopoguerra in vettura di prima e terza classe e rinumerata AC59, poi C59.
Rimorchiate 73 (1975), 56 (1981).
Equipaggiamento elettrico del materiale motore
Locomotori ed elettromotrici hanno carrelli di tipo Brill 77-E; le rimorchiate adottano un carrello semplificato a doppia sospensione. Il sistema di comando applicato al materiale di trazione della Roma Nord è quello che ha caratterizzato la produzione del TIBB per le ferrovie secondarie nei due decenni dal 1920 al 1940. Un controller montato in posizione centrale sul rotabile, in genere in una cabina AT al centro della corsia passeggeri, provvede alla manovra del reostato ed alle operazioni di transizione serie-parallelo; questo controller è comandato dalle due cabine di guida a mezzo di un albero con giunti cardanici ed una breve catena di trasmissione; i banchi nelle cabine, oltre al caratteristico "timone" per la manovra del controller, dispongono del comando dell'invertitore che comprende anche quello dell'interruttore generale e talvolta del compressore (inserzione automatica o manuale); un indice che si muove su una scala graduata indica l'attuale posizione del controller.
Carrelli del materiale motore e delle rimorchiate SRFN.
Cabine di guida e controller di locomotori ed elettromotrici.
Treni reversibili
Nel 1959-60 le quattro motrici ECD 27-30 sono modificate dotandole di un comando indiretto per poter formare, accoppiandole a rimorchiate pilota, quattro treni reversibili; sono simultaneamente modificate le quattro rimorchiate C 79-82 trasformandole in semipilota. Questi treni reversibili sono subito utilizzati per il servizio urbano tra p.le Flaminio e Prima Porta. Successivamente altre quattro rimorchiate sono dotate del cablaggio passante per poter essere inserite tra la motrice e la rimorchiata pilota (rimorchiate attrezzate) nei treni reversibili; infine, per poter utilizzare i rotabili in banalità, tutte le restanti rimorchiate, ad eccezione della 59, sono trasformate in attrezzate.
Treno reversibile in spinta (1975) e rimorchiata pilota 79 (1980).
La trasformazione di questi rotabili segue lo schema adottato nell'immediato dopoguerra per l'analoga trasformazione dei locomotori della ferrovia Roma-Lido, equipaggiati con un comando diretto del tutto simile a quello del materiale motore della SRFN. E' mantenuto il combinatore centrale, ma il dispositivo di comando meccanico a mezzo di catena di trasmissione dalle cabile di guida è sostituito da un servomotore pneumatico a comando elettrico, le elettrovalvole del quale sono comandate tramite un relè di accelerazione, ottenendosi un sistema ad avviamento automatico.
Nella modifica dei rotabili sono stati seguiti i seguenti criteri:
Di conseguenza, non avendosi sulla linea la possibilità di girare i rotabili, la composizione dei treni reversibili è stata sempre la stessa, con la motrice lato Viterbo.
Le rimorchiate della Società Veneta
Nel 1955 la SRFN acquista dalla Società veneta per la costruzione ed esercizio di ferrovie secondarie italiane undici carrozze con cassa a doghe di legno per servizio viaggiatori. Dopo una prova iniziale con la rimorchiata 175, sono acquistate altre dieci vetture che entrano in servizio con i loro numeri originari aggiungendovi il prefisso C; sono modificate con il montaggio degli organi di aggancio e repulsione FS utilizzati dalla SRFN, delle porte di intercomunicazione di servizio e degli accoppiatori elettrici per i circuiti luce e ausiliari. Faranno servizio fino al 1969.
Il primitivo carrello delle carrozze ex SV, con unico stadio di sospensione.
Rotabili di altre amministrazioni che sono stati presenti sulla SRFN
Oltre alle rimorchiate della SV, sulla SRFN sono state presenti una rimorchiata pilota della MUA ed una rimorchiata della Roma-Lido nel 1982, in esperimento per una eventuale acquisizione.
La rimorchiata 231 della STEFER, Roma-Lido; una ex rimorchiata pilota della MUA.
Materiale motore e rimorchiato SRFN, 1932-1976
anno costruzione | 1932 | 1931-32 | |||||
numeri esercizio | 01-04 | ECD 21-30 | AC51-58, C71-82# | AC59* (ex S101) | 162 | C163-166, 168-170, 175 | C167, 171 |
rotabile | locomotore | elettromotrice | rimorchiata | rimorchiata ex SV | |||
quantità | 4 | 10 | 20 | 1 | 1 | 8 | 2 |
parte meccanica | Officine meccaniche Della Stanga | ||||||
equipagg. elettrico | TIBB | - | |||||
rodiggio | Bo-Bo | 2-2 | |||||
lunghezza mm | 10550 | 16310 | 16390 | 16350 | 16550 | 16400 | 16200 |
passo carrelli mm | 2300 | 2400 | 1700 | ||||
interperno mm | 5000 | 10000 | 10000 | 9600 | 7400 | ||
tara t | 42 | 44 | 26 | da 15 a 17 | |||
motori | - | ||||||
potenza CV | 4x171 | - | |||||
comando | diretto** | - | |||||
freni | automatico |
* Ex vettura salone.
** Motrici 27-30 modificate con comando indiretto per treni reversibili con rimorchiata pilota nel 1959-60.
# Rimorchiate 79-82 trasformate in semipilota nel 1959-60.
Trasporto di rimorchiate ex Lido e SV (Faleri, 1-I-1999, foto Giacomini).
Il parco merci della SRFN comprende in origine i carri chiusi G101-125, i carri a mezze sponde L201-245, i pianali P301-316 e i carri di manutenzione P317, P318 e P401-409.
Carri merci e di servizio SRFN
anno costruzione | 1932 | ||||
numeri esercizio | G101-125 | L201-245 | P301-316 | P317,318 | P401-409 |
rotabile | carro chiuso | carro aperto | pianale | bilico | servizio |
quantità | 25 | 45 | 16 | 2 | 9 |
rodiggio | 2 | ||||
tara t | 10,45 | 9,45 | 8,8 | ||
portata t | 18 | 19 | 19 | 19 | 18 |
freni | carri con numero dispari: con freno continuo e a mano, carri con numero pari: con sola condotta del freno |
I rotabili 1932 della ferrovia Roma-Viterbo
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(*) Dal 1956 con la soppressione della terza classe sulla rete europea.
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rev. F1 06/08/20