tram e trasporto pubblico a Roma
La rete tramviaria dei Castelli romani
Rotabili ceduti alla STEFER da altre aziende di trasporto
In varie occasioni, la STFER e poi la STEFER ricorrono a materiale ceduto o in prestito da altre aziende. Già durante la seconda guerra mondiale l'ATAG cede in prestito alla STEFER sei treni di motrice e rimorchio a due assi, che circolano per un periodo di tempo non determinato riverniciati nei colori aziendali bianco e bleu; le motrici sono del tipo ad otto moduli con interruttore di linea e i rimorchi a sei moduli.
Nel 1964 la STEFER, a corto dei rotabili necessari a continuare l'esercizio delle linee di Capannelle e Cinecittà, la seconda delle quali è oramai interessata da un traffico sempre crescente, mette in servizio sei motrici a carrelli cedutele dalla ACEGAT di Trieste, mentre l’anno seguente entrano a far parte del parco STEFER quattro motrici dell’ATM di Bologna. Secondo alcune fonti, le motrici di Bologna e di Trieste sono prese dalla STEFER in vista della riattivazione di un binario dal capolinea di Cinecittà fino allo stabilimento FATME posto sulla via Anagnina, per servire appunto il trasporto delle maestranze di quell'azienda. Il progetto, che necessiterebbe tra l'altro dell'impianto di un tratto non indifferente di binario e di linea aerea, non avrà seguito e le motrici saranno trasformate in unidirezionali. Sia le triestine che le bolognesi sono riverniciate nei colori aziendali e dotate di pantografo.
Infine, dal 1966 al 1972, fanno servizio sulla rete STEFER sei articolate a quattro assi e due casse collegate da elemento centrale sospeso (le così dette due camere e cucina) cedute dall’ATAC (gruppo 5000) che in quel periodo ha radiato dal servizio l’intero gruppo; queste motrici sono passate dall'ATAC alla STEFER nel 1965 e restano per quasi un anno accantonate a Capannelle in attesa di essere riverniciate nei colori aziendali STEFER e munite di pantografo.
Tutti questi rotabili sono posti in servizio con il minimo indispensabile di modifiche in previsione del breve tempo in cui dovrebbero essere utilizzate, anche se poi questo breve tempo si allungherà parecchio.
Resta infine da segnalare come nel 1971 l'ATAC intenda cedere alla STEFER otto motrici MRS del primo gruppo, allora poco o nulla utilizzate; la prima vettura passata alla STEFER è la 2037, ma la cosa non avrà seguito, forse perché poco dopo l'ATAC ripresenta il progetto della linea 30, finito nel nulla nel 1969, e prevede probabilmente un’ulteriore utilizzazione di quei rotabili.
Rotabili provenienti da altre aziende
anno costr. | 1928-29 | 1936-38 | 1938 | 1935-39 |
numeri esercizio | 5003/13/25 /29/47/85 |
443-448 | 201, 210, 218, 228 | |
parte meccanica | ved. motr. e rim. ATAG a 2 assi |
ved. motr. ATAG gr. 5000 |
officine della Stanga | |
equipagg. elettrico | TIBB | CGE | ||
rodiggio | Bo+Bo | Bo+Bo | ||
lunghezza mm | 12100 | 13462 | ||
carrelli | Brill 97E | a boccole interne (201, 210) e Carminati (218, 228) |
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passo mm | 1640 | 1630 | ||
interperno mm | 5600 | 6950 | ||
tara kg | 14600 | 16000 | ||
motori | GLM0200 | CV1131 | ||
potenza CV | 4x36 CV | 4x33 CV | ||
comando | diretto | indiretto PCM | ||
controller | PN4 | |||
freni | pneumatico, elettrico reostatico, a mano |
pneumatico, pattini e.m., a mano | ||
compressore | CZT1 | CP25 |
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rev. A+ 11/02/18