Rotabili di servizio

tram e trasporto pubblico a Roma

La rete tramviaria dei Castelli romani

La STFER e la STEFER non hanno mai avuto rotabili appositamente costruiti come rotabili di servizio, ma hanno sempre utilizzato rotabili normali accantonati o comunque esclusi dal servizio normale. Tra i numerosi rotabili adattati allo scopo nelle varie epoche dell'esistenza della rete dei Castelli ci sono noti sono quelli giunti agli anni Cinquanta e non di tutti è nota la provenienza; citiamo i seguenti, tutti a due assi tranne la piattina per trasporto di rotaie:

le motrice 37 del gruppo 30-37, che appare completamente modificata nella cassa, con soppressione del lucernario e modifica delle piattaforma; è molto probabile che la 37 sia stata così modificata già durante gli ultimi anni del normale esercizio;
le motrici 10 e 11, del gruppo delle "napoletane" 7-14, che non sembra abbiano subito trasformazioni rilevanti nella cassa;
i rimorchi 117-120, del gruppo 113-120 (rimorchi delle "napoletane") che negli anni Cinquanta sono trasformati, in carro pianale, in serbatoio e in carro scala (sembra che i 117 e 118 fossero stati precedentemente utilizzati anch'essi come carri scala);
due carri a sponde basse numerati 76 e 78, in prestito dall'ATAC nell'immediato dopoguerra (hanno conservato i numeri ATAC);
un carro a sponde basse numerato 1, di provenienza incognita (l'interasse di 3500 mm ha fatto supporre che sia derivato da un rimorchio ad accesso centrale del gruppo 201-212, ma la cosa è dubbia perchè è sempre stata abitudine dell'azienda il mantenere ai rotabili di servizio i numeri originari ed inoltre il tipo di rodiggio non sembra corrispondere a quello di quei rimorchi);
una piattina per trasporto di rotaie a quattro assi, senza numero, chiaramente il telaio di un rimorchio del gruppo 160-165, probabilmente il 160.

La motrice 37 nel deposito all'Alberone; motrici 10 e 11.

Motrice 10 e rimorchio 119 (San Giuseppe); motrice 10 e piattina per trasporto binari (via Anagnina).

Negli ultimi anni di esercizio, chiusa la rete extraurbana, le motrici a carrelli ancora in condizioni accettabili sono utilizzate al posto delle vecchie motrici a due assi, oramai definitivamente accantonate; tra di esse troviamo la 70, ricostruita con cassa metallica nel 1957, e le 64, 71, 74, 82; proprio la 82 sarà l'ultima motrice del parco dei Castelli romani a restare in esercizio e sarà alla fine parcheggiata, in funzione di memoria, al capolinea di Anagnina della metropolitana A (ma ben presto i vandali inizieranno la loro azione).

Motrici 64 e 70 al traino di carro a sponde basse.

rev. A 11/02/18