tram e trasporto pubblico a Roma

Rotabili filoviari

Autofilobus (filobus diesel-elettrici)


Un autofilobus, probabilmente il 7001, nella rimessa di S. Croce (1938).

Vetture diesel-elettriche Alfa Romeo/CGE, 7001-7011

L'idea della vettura filoviaria con motore termico ausiliario, per la quale fu coniato il nome di autofilobus o vetture tipo Roma (qualsiasi novità era allora chiamata tipo Roma), si ebbe nel gennaio 1936, ossia ancor prima dell'avvio dell'esercizio filoviario, quando l'ATAG prese accordi con l'Alfa Romeo per la trasformazione di sei autobus diesel Alfa Romeo 80-N a tre assi, eliminando dagli stessi la trasmissione meccanica, montandovi una dinamo direttamente accoppiata al motore termico e adottando dei ponti posteriori muniti di motori elettrici; l'Alfa Romeo a sua volta si accordò con la CGE per l'equipaggiamento elettrico e si abbozzò così il progetto del nuovo tipo di rotabile.

Nonostante le reiterate sollecitazioni dell'ATAG per il completamento della fornitura entro il 14 aprile 1937 (ovviamente per poter inaugurare il servizio, con la dovuta solennità, il 21 aprile, Natale di Roma), le cose sembra andassero a rilento, per difficoltà inerenti alla modifica del telaio necessaria al montaggio di dinamo, motori ed altro, fino a che l'ATAG, su consiglio dell'Alfa Romeo, rinunciò alla trasformazione dei sei autobus e optò per la costruzione di sei autofilobus nuovi (gennaio 1937).

Ecco quindi il progetto dei nuovi rotabili autofiloviari, per i quali la CGE prepara l'equipaggiamento elettrico, mentre il telaio sarebbe stato quello degli autobus Alfa 110 del momento. La consegna dei rotabili sarebbe dovuta avvenire entro il 22 luglio (il che, a gennaio avanzato, appare ottimistico).

Seguì, ovviamente, tutta una serie di discussioni, incontri, sopralluoghi, diverbi per ritardi e penali con rimbalzo di responsabilità tra ATAG, Alfa Romeo e CGE, finché il primo autofilobus, numerato 7001, dopo essere stato esposto ad un salone dell'auto a Milano quale esempio del genio creativo italiano, giunse a Roma alla fine del 1937 e dopo verifiche e collaudi è posto in servizio di prova l'11 gennaio 1938.

A vederlo, l'ultimo ritrovato filoviario, ufficialmente Alfa Romeo 110-ANF, era piuttosto brutto: un autobus a tre assi di quelli con la cabina del conducente appollaiata sul cofano del motore dotato delle aste di presa filoviarie, carrozzeria che rimarrà la stessa per i successivi quattro esemplari, mentre l'ultimo, il 7011, sarà diverso, decisamente più moderno, con la cabina che si estende su tutto il frontale della cassa. Il rotabile era equipaggiato con un motore diesel Alfa Romeo F6-M317 da 125 CV (usato su gran parte degli autobus Alfa Romeo) stabilmente accoppiato a una dinamo CGE CT1256 per alimentare, alla tensione massima di 275 V, due motori di trazione CGE CV1154-C da 60 CV a 275 V azionanti i due assi posteriori esattamente come nei filobus a tre assi; il freno di servizio è l'usuale freno ad aria compressa, ma è anche disponibile un freno elettrico reostatico utilizzabile però solo in marcia diesel-elettrica.

Date di immissione in servizio

vett. 7001 7003 7005 7007 7009 7011
data 11-I-1938 10-III-1938 8-IV-1938 30-IV-1938 6-VI-1938 1938

L'esercizio del nuovo mezzo tipo Roma si rivelò subito tutt'altro che semplice; all'inizio sarà decisamente problematico ma anche in seguito, eliminati gli inconvenienti più evidenti, i sei autofilobus seguiteranno a fare servizio per lo più come filobus ordinari, pesanti e lentissimi, utilizzati per servizi sussidiari e non risulta nessuna loro applicazione al servizio per il quale erano stati concepiti, ossia l'esercizio di linee miste.

La vettura 7007 fu demolita nel settembre del 1943 a seguito di danni riportati in qualche azione bellica, mentre le restanti 7001-7005, 7009, 7011 giunsero al dopoguerra e saranno rinumerate 6981-6989 evidentemente per non creare sovrapposizione con i tram del gruppo 7000; salvo la 6989 ex 7011 che sembra sparire prima del 1950, sono ufficialmente radiate nel 1952.

Un viaggio eccezionale dell'autofilobus 7001
Inconvenienti nelle prove delle prime vetture diesel-elettriche dell'ATAG, 1938
Circuito di comando e trazione delle vetture diesel-elettriche


7001, 7009


7011

Da ordini di servizio ATAG

Filobus diesel-elettrici

num. es. anno q.tà mecc. carrozz. eq. elett. lungh. largh. alt. passo tara mot. term. dinamo motori pot. CV freni
7001-7011 1938 6 AR 110A Macchi CGE 11980 2490 3300 5915-
-1300
12500 F6-M317 CT1256 CV
1154C
2x60 E, P

Radiazione 1952.
Misure in mm e kg.
Vett. 7011 con cabina (posto di condotta) completa; vett. 7001-7005, 7009, 7011 rinumerate 6981-6989 nel 1949.


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rev. C1 12/07/21