tram e trasporto pubblico a Roma
Rotabili filoviari
Filobus articolato 8001
Estratti da ordini di servizio
Vettura articolata 8001. Estratto da ordine di servizio ATAG n.
480 del 28 dicembre 1941
CARATTERISTICHE TECNICHE
INGOMBRI E PESI
- Lunghezza esclusi i paraurti m 18,300
- Larghezza m 2,50
- Altezza m 3,030
- Carreggiata anteriore m 2,050
- Carreggiata intermedia e posteriore m 1,842
- Assi motori (secondo e terzo) n. 2
- Pneumatici (n. 10) 11,25"x20"
- Posti a sedere 40
- Posti in piedi 110
- Peso a vuoto Kg 14,000
- Raggio minimo d curvatura m 11
CARATTERISTICHE TECNICHE
FILOTELAIO
Il veicolo è costituito da due elementi articolati tra loro per mezzo di una ralla sferica che, data la
lunghezza del veicolo (ml. 18,300), ne facilita l'inscrizione nelle curve con
minimo ingombro della carreggiata stradale.
- 11 filotelaio anteriore non differisce da un normale telaio di vettura
filoviaria a due assi Stanga, tranne nella parte posteriore che termina a forma
di triangolo, al cui vertice è fissato il perno sferico
della biella di articolazione, che comanda il carrello sterzante posteriore.
Detto telaio è costituito da due longheroni in acciaio collegati tra
loro mediante traverse pure in acciaio saldate elettricamente.
Sul telaio, anteriormente, sono fissati lo sterzo, il cruscotto ed il comando dei
freni.
- L'assale anteriore (1° assale) è munito di ruote orientabili.
- Lo sterzo, centrale, è a vite senza fine irreversibile.
- Il ponte centrale (2° assale) ha le ruote gemelle a
direzione fissa montate su assale portante. Il motore del 2° assale è fissato elasticamente al telaio e trasmette il moto alle
ruote, attraverso il differenziale, i semiassi ed i gruppi di riduzione.
- Il carrello sterzante (3° assale) è costituito da due longheroni in profilati di acciaio,
collegati tra loro mediante traverse in lamiera saldate elttricamente.
Sul carrello, anteriormente, è fissato il pattino il quale impedisce i movimenti nel
piano verticale rispetto alla semicassa sovrastante. Su due traverse affiancate è fissata
una ralla cilindrica su cui poggia la semicassa posteriore che è tenuta lateralmente da pattini semicircolari fissati
all'estremità posteriore dei due longheroni.
All'estremità anteriore del carrello è fissato il perno sferico della biella,
la quale costituisce il vincolo per il collegamento col filotelaio anteriore, in
modo che possa avvenire il comando automatico de1la sterzatura del carrello.
Per evitare poi che il carrello possa sterzare più del necessario sono stati
collocati due arresti laterali che fanno funzionare una opportuna segnalazione
luminosa installata nel cruscotto.
Il motore del 3° assale è fissato al telaio mediante traverse e trasmette il
movimento in modo del tutto identico a quello del filotelaio anteriore.
CARROZZERIA
- Tipo. Servizio urbano.
- Capacità. Posti utili a sedere 40 più il sedile per il conducente, il posto fisso con sedile per il
fattorino e il posto fisso senza sedile per il secondo fattorino; quest'ultimo posto può essere eliminato ribaltandolo dietro la spalliera
dell'ultimo sedile.
- Struttura. Interamente metallica, ad ambiente unico costituita da due elementi
contigui (semicasse). congiunti da un terzo elemento detto giostra che
stabilisce la continuità della vettura sia in retta che in curva.
- Porte. Tre porte di accesso doppie a comando pneumatico del
tipo ad antine rientranti, poste sulla fiancata destra, provviste di blocco elettrico.
- Finestrini. Tripartiti tipo Tifone.
- Parabrezza. Fisso.
FRENI
La vettura filoviaria articolata è provvista dei seguenti freni.
- Freno a mano a cricco, simile al freno in opera sulle vetture Stanga
a due assi del 3°gmppo, che agisce sulle ruote del 2° e 3° assale.
- Freno elettrico, agisce sugli assi motori e cioè sul primo ponte (2°assale) e sul secondo ponte (3° assale).
- Freno ad aria, Westinghouse tipo SME5, che agisce su tutte le ruote (tre assali e sei tamburi freni).
Esso è moderabile ed in caso di rottura della tubazione di soccorso agisce automaticamente.
Il freno Westinghouse è munito inoltre di un dispositivo automatico avente
lo scopo di impedire la sfrenatura e quindi il movimento del veicolo dopo una
fermata se questa è seguita dall’apertura delle porte.
Per sfrenare è necessario chiudere le porte e premere leggermente sul pedale
di marcia.
Tale dispositivo si esclude a mezzo interruttore situato sul cruscotto; è da
tener presente che in tale modo viene escluso anche il dispositivo
automatico, più avanti descritto, della porta centrale, essendo i due circuiti
in serie.
Il freno ad aria è combinato col freno elettrico in modo da agire solo nel
secondo tratto della corsa del pedale, essendo il primo tratto riservato
all’azione della frenatura elettrica.
- Freno ad aria di soccorso, comandabile a mezzo rubinetto posto al fianco destro del conducente, sotto ai rubinetti di comando
delle porte.
Tale freno di soccorso agisce sul ponte centrale (2° assale) e sui ponte posteriore
(1°assale).
Il rubinetto di comando ha quattro posizioni e precisamente:
- A) Frenatura di soccorso che permette una rapida frenatura da parte del conducente, qualora il comando del freno a pedale
risultasse inefficiente;
- B) posizione neutra;
- C) posizione normale di marcia;
- D) sfrenatura e rialimentazione diretta, dai serbatoio principale, della condotta di soccorso.
Norme per l’uso del rubinetto ausi1iario per la frenatura di soccorso:
- in posizione normale di marcia della vettura la manetta del rubinetto deve essere nella posizione C (normale);
- con la manetta in posizione B (neutra) tutte le condotte di alimentazione dei freni sono chiuse e quindi durante la marcia della
vettura non si deve mai lasciare il rubinetto con la manetta in posizione B, perchè in tale posizione non è
possibile frenare col freno di soccorso, mentre col freno a pedale possibile
frenare solo fino ad esaurimento dell’aria contenuta nei serbatoi ausiliari;
- con la manetta in posizione A si ottiene la frenatura rapida di soccorso, da usarsi solo nel caso che non
funzioni il comando del freno a pedale;
- in posizione D si ottiene la sfrenatura e la rapida ricarica della condotta
di soccorso. E’ necessario perciò, dopo ogni frenatura di soccorso, portare
la manetta del rubinetto nella posizione D, per dar modo alla condotta di
soccorso di ricaricarsi rapidamente.
EQUIPAGGIAMENTO ARIA COMPRESSA
Motocompressore. Per la fornitura dell’aria compressa necessaria è montato un motocompressore del tipo CP37 della CGE, da 330 litri,
600 V.
Regolatore di pressione. Westinghouse tipo ES16.
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO
- Motori di trazione. Due motori autoventilati tipo GLM03202 del TIBB, potenza oraria
KW 50 ciascuno, 275 V, collegati in serie.
- Avviamento. Automatico con esclusore di resistenze ARG.
- Batterie. In numero di sei del tipo unificato da 160 Ah. 12 V per
l’alimentazione dei circuiti ausiliari e per la marcia di emergenza.
- Gruppetto motore-dinamo. Tipo CGJ120/2-GW1/96/2 del TIBB per la carica delle batterie.
MARCIA NORMALE DELLA VETTURA
L’invertitore di marcia, la cui leva di comando si trova al fianco destro dell’autista, vicino alla leva del freno a mano, ha cinque posizioni e
precisamente:
- I, avanti emergenza;
- II, avanti linea;
- III, neutra, circuito di trazione interrotto;
- IV, indietro linea;
- V, indietro emergenza.
Per iniziare la marcia predisporre l’invertitore nel senso di marcia voluta,
chiudere la chiavetta del quadro, chiudere le porte pneumatiche ed agire sul
pedale di marcia. Le posizioni del pedale di marcia sono:
- I, neutra, circuito di trazione interrotto;
- II, punto di tenuta (i due motori sono in serie con tutte le resistenze incluse);
- III, piena serie (i due motori sono in serie con tutte le resistenze escluse);
- IV-V-VI, piena serie con tre gradi di indebolimento del campo.
Per effettuare la marcia di emergenza indietro è necessario che nei serbatoi
vi sia la pressione di 5 Kg/cmq, che permetta la manovra automatica de1l’invertitore; nel
caso contrario occorre predisporre l’invertitore a mano, usando l’apposita chiave
che trovasi nella busta di pelle al lato sinistro dell’autista.
Tale manovra si esegue sollevando la seconda botola di corsia (lato fronte
marcia), ribaltando lo sportellino posto sulla cassa dell’invertitore dopo aver
svitato l’apposito galletto dì fermo, introducendo quindi la chiave e girandola
da sinistra a destra.
Per riportare l’invertitore nella posizione normale di mancia avanti, bisogna
eseguire la manovra inversa.
E’ buona norma, su forti salite, non fare uso dei gradi di indebolimento del
campo; ciò si ottiene sia non spingendo il pedale di marcia oltre
la 2.a posizione, sia a mezzo di apposito interruttore posto sul
cruscotto che può assumere le seguenti posizioni:
- levetta in alto: indebolimento di campo escluso;
- levetta in basso: indebolimento incluso.
rev. A2
02/06/21