tram e trasporto pubblico a Roma
Rotabili filoviari
Filobus dopoguerra a due assi
Nel 1952 l’ATAC avvia la demolizione di tutto il materiale a due assi di costruzione anteguerra, recuperando però dai rotabili alcuni elementi che saranno utilizzati per la costruzione di due gruppi di vetture filoviarie a due assi, tutte a cassa portante, secondo lo schema sotto riportato.
Gruppo di 60 filobus su telaio Fiat 668-F, con carrozzeria Aerfer-Pistoiesi ed equipaggiamento elettrico TIBB con avviatore SAC, utilizzanti motore di trazione, compressore, servomotori per le porte e altri dettagli dalle vetture Stanga dei gruppi 4017-4031, 4153-4171, 4201-4283. I rotabili sono stati forniti in due sottoserie, 4301-4359 e 4361-4419 con piccole differenze in alcuni particolari (ad es., il fregio anteriore in basso FIAT-TIBB era presente solo sulla seconda sottoserie).
Il motore di trazione doppio ricuperato dalle vetture anteguerra è il GLM1273, modificato connettendone in parallelo le due sezioni rotoriche. L'avviatore di queste vetture è ancora il SAC già visto sugli Alfa Romeo 140.
Gruppo di 49 filobus su telaio Lancia Esatau P, con carrozzeria Casaro (costruzione MATER) ed equipaggiamento elettrico CGE con avviatore MRA, utilizzanti compressore, servomotori per le porte e altri dettagli dalle vetture Fiat 656-F dei gruppi 4033-4047, 4073-4151 (una parte degli avviatori PCM tolti dai filobus Fiat fu utilizzata dalla STEFER nella costruzione dei treni bloccati per il servizio urbano sulla Roma-Fiuggi).
Volendosi adottare, seguendo l'attuale tendenza nelle costruzioni filoviarie del dopoguerra, il motore di trazione unico, l'ATAC ha dovuto rinunciare al recupero dei motori CV1158 di origine, impiegando il motore di nuova costruzione CV1227-A da 164 CV. Queste vetture sono le uniche del parco ATAC ad adottare la frenatura reostatica di servizio con l'acceleratore MRA, una disposizione che, comune in numerosi altri impianti filoviari italiani, non aveva fin'ora trovato applicazione a Roma, per il solito ostracismo al freno elettrico.
Filobus a due assi dopoguerra
n. es. | anno | q.tà | mecc. | carr. | eq. el. | lungh. | largh. | alt. | passo | tara | motori | pot. CV | com. | compr. | freni | nota |
4301-4419 | 1954-55 | 30 | Fiat 668F | Aerfer | TIBB | 10400 | 2500 | 3045 | 5600 | 9400 | GLM1273 | 120 | SAC | P | 1 | |
4501-4597 | 1957-58 | 49 | Lancia Esatau | Casaro | CGE | 11000 | 2500 | 3460 | 6000 | 9910 | CV1227A | 164 | MRA | E, P | 2 |
(1) Motore di trazione, compressore ed altri
particolari dai gruppi 4017-4031,
4153-4171, 4201-4283.
(2) Compressore ed altri particolari dai gruppi 4033-4047,
4065-4071, 4073-4151.
Misure in mm e kg.
Freni: E, freno elettrico reostatico; P, freno pneumatico.
Radiazione 1968-72.
Questi due gruppi di filobus possono ritenersi praticamente di nuova costruzione, visto che gli elementi recuperati dalle vetture precedenti furono veramente pochi. Ciò nonostante l'ATAC considerava queste vetture, almeno all'inizio, come ricostruzioni di rotabili anteguerra, come mostrato dalla tabella che segue riguardante le prime 23 vetture del gr. 43, reperita in un documento ATAC (probabilmente per motivi amministrativi).
ricostr. | orig. | ricostr. | orig. | |
4301 | 4029 | 4325 | 4155 | |
4303 | 4169 | 4327 | 4163 | |
4305 | 4159 | 4329 | 4167 | |
4307 | 4263 | 4331 | 4209 | |
4309 | 4017 | 4333 | 4205 | |
4311 | 4277 | 4335 | 4233 | |
4313 | 4021 | 4337 | 4211 | |
4315 | 4231 | 4339 | 4217 | |
4317 | 4023 | 4341 | 4249 | |
4319 | 4025 | 4343 | 4269 | |
4321 | 4027 | 4345 | 4251 | |
4323 | 4153 |
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rev. B1 12/07/21