tram e trasporto pubblico a Roma
Rotabili filoviari
Filobus a due assi dopoguerra
Estratti da ordini di servizio
Filobus 4301-4419. Estratto da ordine di servizio ATAC n. 583 del 27 settembre 1954
Si comunica che è rientrata a far parte del parco aziendale, completamente ricostruita nella carrozzeria, nei
gruppi meccanici e nell'equipaggiamento elettrico e con numero di esercizio
4301, la prima vettura filobus appartenente al primo lotto di n. 30 filobus a
due assi ex Isotta Fraschini/Stanga/TIBB.
Di tali vetture è tutt'ora in corso di completamento, presso la soc. Officine Meccaniche Pistoiesi, la
ricostruzione e il rimodernamento nelle parti meccaniche, nella carrozzeria e
nell'equipaggiamento elettrico.
Esse saranno dotate di carrozzeria portante a semi-guscio, tipo AERFER, di gruppi meccanici Fiat 668-F
e di equipaggiamento elettrico TIBB SAC.
Le vetture filobus predette, successive alla 4301, rientreranno a far parte del parco aziendale entro la fine
del corrente anno 1954.
Nota. - Dal tono dell'o.s. sembrerebbe si trattasse di vetture ricostruite; invece, come sappiamo, si trattava di vetture di nuova
costruzione, per le quali erano stati adottati alcuni componenti delle IF/Stanga/TIBB,
Filobus 4501-4597. Estratto da ordine di servizio ATAC n. 884 del 15 ottobre 1957
Dimensioni
- Lunghezza tolale m 11.
- Larghezza massima m 2.50.
- Altezza massima da terra m 3,50.
- Interasse m 6,00.
- Sbalzo anteriore m 1,89.
- Sbalzo posteriore m 3,11.
- Carreggiata anteriore m 2,O29.
- Carreggiata posteriore m 1,748.
- Raggio minimo di volta m 9,80.
- Assi n. 2.
Peso e posti disponibili
- Posti a sedere n. 23 + 2.
- Posti in piedi n. 62.
- Posti totali n. 85+2.
- Peso a vuoto Kg 9.910 circa.
- Peso a veicolo carico Kg 16.000.
- Ripartizione dcl peso sugli assi: Kg 6000 ruote anteriori, Kg 10.000 ruote posteriori.
Gruppi meccanici: tipo LANCIA Esatau
- Gruppo differenziale a doppia riduzione con coppia conica e cilindrica: rapporto complessivo
al pon1e 1:12,46.
- Ponte posteriore a scatola rinforzata.
- Avantreno normale, tipo Esatau P.
- Guida al centro, di agevole manovra, tipo a settore e vite senza fine, capace di
iscrivere il veicolo in una curva circolare di larghezza m 4,50 e raggio interno m 10.
- Sospensioni anteriore: mediante molle a
balestra semplice, tamponi di gomma e ammortizzatori Houdaille; posteriore mediante
molla a balestra e balestrino ausiliario a flessibilità variabile e tamponi di gomma paracolpi.
- Ruote a raggera d’acciaio, semplici anteriormente e gemellate posteriormente. Cerchi in un sol
pezzo tipo 20"x7,33" V. Pneumatici 12"x29".
- Trasmissione equilibrata dinamicamente con appoggio
intermedio tra motore e ponte. Giunti cardanici con cuscinetti a
rullini e accoppiamenti telescopici tipo Lancia Esatau P.
Equipaggiamento elettrico CGE-MRA
Circuito di trazione composto da:
- due aste di presa corrente con relativa base provvista
di dispositivo a disegno ATAC di sicurezza per la limitazione escursione
verticale delle aste;
- un interruttore di linea con relais di massima corrente e bobina di ritenuta;
- un motore CGE tipo CV1227-A, a c.c., autoventilato, a quattro poli principali e quattro ausiliari, eccitato in serie, previsto
per indebolimento di campo tipo induttivo. Potenza continuativa 140 CV, potenza oraria 164 CV,
corrente oraria 220 A a 1800 giri/min; il motore è disposto sull’asse longitudinale del veicolo ed è
sostenuto elasticamente su quattro mensole solidali alla tralicciatura di base della struttura portante;
- resistenze d’avviamento disposte in 5 gruppi; valore totale resistenza avviamento 3,59
ohm cortocircuitate mediante contattori tipo Hc10-a; riduzione del campo mediante shunt tipo SI-1227 con contattore tipo Hc10-a.
- voltmeiro con scala 0-750 V situato su1 cruscotto.
I cavi del circuito trazione sono in treccia di rame elettrolitico,
flessibile, isolata in gomma e cotone, secondo le norme UNI-CUNA B520-2.
La canalizzazione cavi è realizzata mediante tubi di acciaio trafilato senza saldatura,
verniciati internamente ed esternamente.
Circuito di comando composto da:
- un avviatore semiautomatico tipo MRA ad accelerazione selettiva azionato direttamente dal pedale del conducente, il quale determina
il funzionamento dall’interruttore di linea e dei contattori elettromagnetici con apposita sequenza;
- un cilindro inversore che serve ad invertire il campo del motore di trazione;
- un relais di accelerazione;
- un meccanismo di avanzamento dell’avviatore con ruota marca posizioni e relativa bobina;
- una bobina comando e una bobina ritenuta dell’interruttore di linea;
- n. 7 contatori elettromagnetici che servono a cortocircuitare le singole resistenze d’avviamento;
- n. 1 contattore elettromagnetico per la riduzione del campo del motore di trazione;
- un interruttore del circuito di comando situato sul cruscotto.
I circuiti comando sono realizzati in treccia di rame elettrolitico, isolati in
gomma e tela, secondo le nonne UNI-CUNA B520/2.
Sul cruscotto due lampade spia segnalano le condizioni reostato escluso e campo ridotto.
A chiarimento del funzionamento dell’avviatore, si ricorda che, a seconda del modo con cui viene abbassato il
pedale, si può ottenere una sequenza a bassa o alta accelerazione. Facendo pertanto compiere subito
al pedale il suo massimo spostamento, si ottiene il completo avanzamento dell’avviatore del valore più alto
dell’accelerazione:
mentre, arrestando il pedale in una posizione intermedia, si ottengono
avanzamenti parziali dell’avviatore e valori intermedi dell’accelerazione.
L’avvìamento non automatico sì ottiene appunto premendo con la lentezza
desiderata il pedale fino alla posizione ritenuta opportuna; l’avviatore segue
allora direttamente il pedale, fermandosi nella posizione corrispondente e può da questa essere
retrocesso su una qualunque altra posizione diminuendo la pressione sul pedale.
Quando per qualsiasi ragione si manifesta un sovraccarico, il relais di max
scatta ed apre l’interruttore di linea, la richiusura del quale si può
ottenere solo rilasciando il pedale fino alla posizione di zero.
Circuito ausiliario b.t. composto da:
- una serie di due batterie alcaline al Fe-Ni in serie, 12 V e 87 Ah ciascuna, con dimensioni rispondenti alle norme UNI-1650;
- una dinamo carica batterie tipo RLM a 24 V e 1400 W, coassiale col motorc dl trazione;
- un regolatore della dinamo carica batterie tipo RLM4-AC;
- un impianto luce esterna ed interna, indicatori di direzioni laterali e posteriori, dispositivo di segnalazione acustica;
- un amperometro per la carica e scarica batterie a 0 centrale.
Fanaleria
- due fari anteriori Carello 1030-B219 a tre luci (fari a lunga portata, antiabbaglianti, luci città) con lampada bilux da
35 W e lampadina da 5 W;
- due fanali posteriori di tipo unificato muniti di lampada bilux 5-25 W, 24 V di forma sferica per luci posizione e stop,
e lampada da 50 W, 12 V, per indicazione di direzione;
- illuminazione interna con lampade da 25 W, 24 V.
Dispositivo anti-appannamento parabrezza
E’ costituito da una resistenza elettrica da 300 W, 24 V e da un ventilatore da 50 W, 24 V che
aspira l’aria riscaldata e la invia a due bocchette diffusori in alluminio
situate sotto il bordo inferiore del parabrezza. Il comando del ventilatore e della resistenza è realizzato mediante
due interruttori situati sul cruscotto. L’uso del dispositivo deve essere limitato alle sole giornate in cui le
condizioni atmosferiche provocano l’appannamento del parabrezza.
FRENI
- Freno elettrico di servizio CGE con regolazione automatica ed eccitazione separata tipo E del campo per mezzo
della dinamo. L’apparecchiatura è costituita da un combinatore di frenatura azionato dallo stesso pedale freno nella prima
parte della corsa, un gruppo di resistenze, una serie di 5 contattori, una dinamo e relativo regolatore.
L’azione frenante è realizzata solo sulle ruote posteriori ed è capace di decelerazioni dell’ordine di 0,7-1 m/sec2.
- Freno pneumatico di servizio agente sulle quattro ruote e comandato dal
pedale del freno nell’ultima parte della corsa. L’impianto è realizzato secondo lo schema R della Westinghouse e comprende:
- motocompressore tipo CGE CP25 completo di filtro;
- valvola di distribuzione tipo A-2, due valvole di applicazione tipo U, un separatore d’olio, valvole di sicurezza, una
valvola sincronizzatrice tipo Westinghouse;
- n. 4 cilindri freno tipo SABIF agenti sulle quattro ruote;
- un serbatoio principale collegato con i due serbatoi ausiliari, uno per le ruote anteriori e uno per le ruote posteriori, e con il
serbatoio ausiliario per i servizi alimentante il tergicristallo e i motorini delle porte; tutti i serbatoi sono collaudati a 12 atm;
- manometro tipo Westinghouse rispondente al progetto CUNA NC5-M04;
- tubazioni in rame dei diametri 20" e 14";
- tubazioni flessibili.
Circa l’uso dei due freni di servizio sopra esposti, dovranno essere seguite di
norma le seguenti modalità.
Per frenature normali di fermata a partire da velocità di regime si dovrà usare
dapprima il freno elettrico soltanto, abbassando il pedale lungo la prima parte
della sua corsa in modo da far intervenire solo la frenatura elettrica ed
ottenere il rallentamento dei veicolo fino alle basse velocità; dopodichè, premendo ulteriormente il pedale,
si attingerà la frenatura pneumatica che porta il veicolo all’arresto con la
decelerazione desiderata.
E’ chiaro peraltro che in caso di urgenza, premendo completamente il pedale,
si otterrà la massima decelerazione della vettura concorrendo alla frenatura i due tipi di freno contemporaneamente.
- Freno a mano di sicurezza e di sosta, tipo a cricco a doppio effetto agente sulle ruote posteriori.
Apparecchi speciali; apparecchi di sicurezza
- Apparecchiatura blocco porte: impedisce l’avviamento del veicolo agendo sul circuito comando quando non
siano chiuse le porte. Può essere escluso a volontà agendo su opportuno interruttore posto sul cruscotto.
- Rivelatore di dispersione tipo TIBB F500 azionante apposita lampadina spia.
- Dispositivo limitatore escursione verticale aste secondo disposizioni ministeriali, realizzato secondo disegno ATAC.
Velocità dei veicolo a carico. Circa 55 km/h in piano; circa 39 km/h su livelletta del 4%; circa 31 km/h su livelletta del 9%.
CARROZZERIA
La carrozzeria è a cassa portante tipo TUBOCAR-CASARO, costruita con tubi tondi, quadri, rettangolari in acciaio
al cromo-molibdeno ad alta resistenza saldati al cannello.
Elementi principali della struttura sono: il traliccio di base formato da quattro travature a traliccio tra loro parallele, le due
fiancate anch’esse a struttura reticolare, nelle quali sono ricavati i finestrini; il tetto
costituito da centine e correnti tubolari; le testate anteriore e posteriore.
Sedili tipo ATAC realizzati con fondino e schienale in laminato plastico tonalità acero.
Pavimento coperto in tappetino di gomma a grossa scanalatura; padiglione
rivestito in laminato plastico tonalità acero per la parte sotto cintura e
tonalità avorio per le parti sopra cintura.
Posto guida. Il sedile del conducente è a disegno unificato ATAC,
regolabile in altezza e nella distanza dallo sterzo. Alla destra del conducente
e in alto è situato un apposito portapacchi di anticorodal per uso del
personale.
rev. A2
02/06/21