tram e trasporto pubblico a Roma
La rete tramviaria urbana
Dalla creazione dell'azienda municipale al 1918
Nel 1909 è istituita l'Azienda Autonoma Tramviaria Municipale (AATM), ragione sociale poco dopo modificata in Azienda Tramvie Municipali (ATM), approvata dal consiglio comunale il 22 giugno su iniziativa dell'assessore Giovanni Montemartini e del sindaco Ernesto Nathan (1845-1921). Nei programmi dell'azienda municipale sono previste l'immediata apertura di nuove tramvie e l'acquisizione di alcune linee SRTO; inizialmente l'ATM prevede 5 linee, che saranno denotate con i numeri romani da I a V per distinguerle dalle linee SRTO.
G. Montemartini, E. Nathan.
Nel dicembre 1910 arriva a Roma la prima motrice per il futuro servizio municipale, che è subito utilizzata per l'istruzione dei conducenti sul percorso Santa-Croce-via Conte Verde-Piazza Vittorio Emanuele e viceversa; si precede l'apertura dell'esercizio della prima linea entro quindici o venti giorni, previsione che si rivelerà errata perchè solo il 21 marzo dell'anno seguente l'AATM sarà in grado di inaugurare la linea III da piazza Colonna a piazza Santa Croce in Gerusalemme; la cerimonia vede la presenza di numerosi invitati, che ammirano a piazza Santa Croce in Gerusalemme i rotabili della nuova società ritenuti, come afferma la stampa quotidiana, elegantissimi e moderni nei colori di Roma, giallo e rosso. A questa prima linea ne seguono subito altre due, la II (26 aprile), da piazza Colonna alla stazione Termini (piazza dei Cinquecento) e la I da piazza Colonna a piazza della Regina (24 giugno).
Nel 1911, per il cinquantenario del regno d'Italia, Roma è sede di due importanti eventi l'esposizione artistica a Valle Giulia e l'esposizione etnografica in piazza d'Armi (corrispondente all'odierna piazza Monte Grappa) e sia la SRTO che la ATM istituiscono linee speciali per queste esposizioni.
Largo Chigi, inaugurazione del servizio municipale.
Nel frattempo la SRTO ha posto in atto delle varianti alla propria rete: la linea 11, da piazza San Silvestro a piazza Vittorio Emanuele, è soppressa il 6 marzo 1911, mentre il 15 aprile è istituita la linea 20 da piazza Venezia a porta Pia. Nel dicembre, alla rete si aggiunge una nuova linea, la 6 dalla stazione Termini a piazza Cavour, mentre la 2 è limitata alla tratta da piazza San Silvestro alla stazione Termini; al completamento della nuova stazione di Trastevere, la SRTO prolunga la linea 3 a piazza Flavio Biondo (1° ottobre 1911).
Si completa la rete tramviaria SRTO nel quartiere Prati. Le linee 7, da piazza Venezia a San Pietro, e 14, dalla Dogana a San Pietro per il Traforo, sono prolungate il 4 luglio per via Ottaviano e viale Giulio Cesare, fino ad un capolinea provvisorio posto all'angolo con via Leone IV. Dal 24 luglio le due linee sono prolungate fino al capolinea definitivo in via Leone IV. La ATM inaugura il grande deposito di S. Croce capace di 130 vetture e la nuova sede sociale in via Volturno 59.
E' interessante notare come in quest'anno sia presente, sul viale della Regina, un raccordo merci della TFE (tramvia Roma-Tivoli), utilizzato per l'edificazione del quartiere detto villa Caetani, corrispondente all'attuale piazza Verdi e dintorni; il binario della linea 9, sulla via Nomentana, interseca a raso il binario delle TFE e l'attraversamento è regolato da un cantoniere.
Linee SRTO: la 7 su p.te Umberto [258], la 14 a via Milano [444], la 3 a l.go Magnanapoli, la 1 a v. IV Novembre [432].
La SRTO si preoccupa per la concorrenza che si profila da parte dell'azienda municipale e quando, nel 1913, è nominato direttore generale l'ing. Giorgio Calzolari, presenta un progetto di massima per la sistemazione della rete tramviaria romana; la SRTO sarebbe disposta ad assumere il solo esercizio della rete, mentre impianti e rotabili passerebbero subito in proprietà del municipio, proposta che non ha però alcun seguito.
Giorgio Calzolari, ingegnere, dal 1898 al 1900 assistente di meccanica razionale all'università di Bologna, dal 1900 al 1905 ispettore generale delle Strade Ferrate Romane al circolo di Roma e, alla costituzione delle Ferrovie dello Stato (1905), capo del laboratorio elettrotecnico all'istituto sperimentale delle FS a Roma; nel 1906 diviene ispettore principale e nel 1907 è inviato dalle FS in Inghilterra per uno studio sui futuri impianti di trazione elettrica in Italia. Nel 1913 giunge come direttore generale alla SRTO, mentre nel 1924 passa all'azienda tramviaria municipale. Redattore di un progetto di elettrificazione della tramvia Roma-Tivoli, 1930.
L'azienda municipale installa i binari da v. Po per v. Allegri fino al giardino zoologico. A partire dal 18 ottobre 1913 la SRTO esercita dei servizi speciali per manifestazioni liriche e teatrali, sulle linee 5, 6, 7 e 14 (sosta in p. Cavour per il trasporto del pubblico al termine degli spettacoli al teatro Adriano).
Nel 1914, l'11 maggio la SRTO istituisce una nuova linea, la 21 da piazza Venezia a Valle Giulia; l'esercizio è inizialmente limitato alla piazza d'Armi. Il giorno 14 le linee 2 e 10 sono fuse nella linea 2-10 da piazza San Silvestro a porta Maggiore. La ATM istituisce la linea V da piazza Indipendenza alla barriera Trionfale (18 maggio).
Il 21 marzo l'ATM istituisce la linea III sussidiaria alla linea III, che in luogo di transitare per via delle IV Fontane, passa per il Traforo e via Nazionale. Sembra che questa linea, identificata dalle tabelle recanti l'indicazione III tagliata da bande rosse ("strisciata" nella terminologia ATM) e che impegna tratte di binari SRTO che hanno richiesto un accordo tra le due aziende, sia istituita per porre un rimedio alla difficoltà per le motrici ATM di trainare un rimorchio sulla pendenza di via IV Fontane.
In v. del Tritone (linea ATM V).
L'11 luglio 1914 è pubblicato il risultato di un concorso ad un posto di ingegnere presso la ATM e primo risulta l'ingegner Roberto Saglio, che è immediatamente assunto e che resterà presso l'azienda municipale fino al 1948; sarà noto per la progettazione della vettura motrice detta MRS, motorimorchiata Saglio, e per altri importanti ritrovati nel campo della trazione tramviaria.
Roberto Saglio, ingegnere dell'AATM (poi ATAG) di Roma, progettista della vettura automotrice a quattro assi e due motori che per più di 50 anni ha dominato il paesaggio tramviario romano, detta Moto Rimorchiata Saglio, MRS.
La SRTO migliora i collegamenti con la stazione di Trastevere con due nuove linee: la 22 dalla villa Umberto I e la 23 da San Pietro a piazza Flavio Biondo (8 marzo 1915).
Per la mobilitazione generale si prevedono misure speciali per le linee tramviarie; la SRTO già preannuncia, con un ordine di servizio del 20 maggio, la soppressione delle linee 18, 22 e 23 (che saranno effettivamente soppresse il 23 successivo) e la limitazione delle linee 2-10 (da porta Maggiore a piazza Vittorio Emanuele), 4 (da San Giovanni a piazza Venezia), 21 (dalla piazza d'Armi a piazza Cardelli; la limitazione andrà in vigore il 3 giugno).
La guerra in atto costringe sia la SRTO che l'ATM ad adottare misure eccezionali anche nei riguardi della gestione del servizio. Per sopperire alla mancanza di personale richiamato alle armi la SRTO utilizza personale femminile, di età tra i 18 e i 40 anni, impiegato dapprima per il servizio di biglietteria e successivamente anche alla guida delle vetture tramviarie.
Sia la SRTO che l'ATM si assumono il compito del trasporto dei feriti dalle stazioni Termini, Tiburtina (allora Portonaccio) e Trastevere a vari ospedali, che sono raccordati alla rete tramviaria. Sono attrezzate come ambulanze alcune motrici ed alcuni rimorchi, mentre il comune di Roma fa costruire una speciale motrice a carrelli in grado di trainare tre o quattro rimorchi. Per questo particolare servizio sono costruiti i seguenti raccordi, per un totale di circa 3 km di binario con 15 nuovi scambi:
Binari di accesso per gli ospedali Celio e Addolorata.
In v. S. Stefano Rotondo; ingressi all'ospedale Celio da p. Celimontana.
Per i collegamenti agli ospedali militari del Celio e dell'Addolorata l'ATM costruisce e pone in esercizio (23 settembre) un collegamento a binario unico da piazza San Giovanni in Laterano (linea per via Domenico Fontana) a via Celimontana, attraverso la via Santo Stefano Rotondo, destinato al trasporto del personale sanitario. I treni adibiti al trasporto dei feriti possono immettersi nell'ospedale del Celio sia da un ingresso posto al termine di via Annia e raggiungibile attraverso un raccordo diramantesi da via Celimontana, sia da un ingresso posto nella piazza Celimontana, raggiungibile da via Santo Stefano Rotondo e piazza della Navicella. Il binario proveniente da piazza della Navicella prosegue anche in piazza Celimontana, raccordandosi a quello proveniente da via Celimontana.
Non sembra esistere alcuna immagine che mostri effettivamente rotabili e impianti in esercizio ed è lecito supporre che tutto si sia esaurito nella costruzione dei raccordi e nell'acquisto e nell'adattamento del materiale rotabile.
Dal giorno 24 settembre l'ATM avvia un servizio a navetta esercitato da un'unica vettura, da piazza San Giovanni in Laterano a via Labicana per le vie Santo Stefano Rotondo, Claudia e Celimontana; la SRTO, in apposito comunicato, rende noto che la vettura della ATM che effettua questo servizio è autorizzata a circolare sui binari aziendali per l'uscita e il rientro al deposito, sulla tratta da piazza Vittorio Emanuele per via Leopardi, via Merulana e via Labicana.
A questi collegamenti espressamente previsti per gli ospedali sono da aggiungere due raccordi, l'uno in v.le del Re per l'accesso al parco delle FS tra le due stazioni di Trastevere e l'altro sulla v. Flaminia per il trasporto di materiali e maestranze alle Regie officine di costruzione dell'artiglieria (dette anche Officine Roma), poste sulla v. Guido Reni.
Staz. Termini, linea 18; Borgo Vecchio, linee 4 e 16 [251].
E' del 19 maggio 1915 un comunicato della SRTO che informa che il giorno successivo la vettura innaffiatrice stradale del comune avrebbe percorso gli impianti municipali da piazza Barberini ai Prati di Castello, percorrendo anche alcune tratte di binario SRTO; per riempire di acqua il serbatoio, la vettura è autorizzata a sostare in piazza di Spagna sull'apposito binario previsto per questo servizio. Sarebbe interessante scoprire dove si trovasse esattamente questo binario di rifornimento acqua.
Un'altra interessante novità è annunciata dalla SRTO il successivo 12 agosto e riguarda la duplicazione del filo di contatto tra piazza Cavalleggeri e piazza Rusticucci:
...il trolley delle vetture in partenza da piazza Rusticucci alla stazione della linea 16 deve essere appoggiato sul filo di destra per chi guarda la basilica di San Pietro per le vetture dirette al colonnato di destra e su quello di sinistra per quelle dirette al colonnato di sinistra.
Nonostante le difficoltà legate alla guerra in corso, la SRTO inaugura, il 29 giugno 1915, la linea 24, da San Pietro alla via Aurelia, prolungata poi alla Madonna del Riposo (19 settembre); la linea è caratterizzata da forti pendenze, fino all'80 per mille in qualche tratta. A partire dal 18 luglio la linea 21 è ripristinata sull'intero percorso, mentre l'ATM prolunga la linea III da Santa Croce allo scalo San Lorenzo (8 dicembre).
Il 19 giugno la ATM istituisce un collegamento tra piazza Santa Croce in Gerusalemme e il quartiere Parioli; la nuova linea è identificata dai numeri 31 nero e 31 rosso, che seguendo l'esempio della linea 1 della SRTO, percorrono un anello nel quartiere Parioli nei due sensi.
Le vetture della 31 rosso, giunte in via Po, passano in via Allegri, via di Porta Pinciana, via Mercadante, viale Rossini e viale Parioli, tornando sull'itinerario di andata per piazza Trasimeno e via Po; le vetture della 31 nero percorrono via Po fino a piazza Trasimeno e seguitano sull'anello nel senso contrario fino a ricongiungersi a via Po provenendo da via Allegri. Sull'anello, in viale Rossini, si trova quello che potremo chiamare un capolinea virtuale, in quanto non corrisponde ad una inversione di marcia delle vetture, ma è solo un riferimento per questioni tariffarie e di esercizio. La tratta da via Allegri a viale Parioli per le vie di porta Pinciana e Mercadante e il viale Rossini è a binario unico e protetta da segnalazione elettrica di blocco, mentre su un altro tronco a binario unico, da via XX Settembre a piazza San Bernardo, vi è un cantoniere di guardia che dà i necessari segnali.
Il fatto che la nuova linea abbia avuto un numero arabo anziché romano, indica che l'azienda municipale ha deciso di adottare usuali numeri arabi per l'indicazione delle linee ed infatti, dal 5 luglio, le linee I, II, III e V sono numerate a seguito delle linee SRTO divenendo rispettivamente 26, 27, 28 e 29, mentre il servizio limitato da piazza Barberini a piazza Risorgimento è numerato 29 rosso; la linea IV è soppressa in quanto compresa nelle 31 nero e rosso.
Capolinea ATM a l.go Chigi; linea SRTO 6 [243]; a p. di Spagna linea 14
[224].
Dal 12 giugno 1917 la Società per le Ferrovie Vicinali (SFV) ha aperto l'esercizio sulla linea ferroviaria a scartamento ridotto Roma-Fiuggi-Frosinone, che interseca a porta Maggiore i binari delle tramvie urbane; la ATM emette un comunicato prescrivendo, agli incroci, la precedenza ai treni ferroviari; lungo il viale dello Scalo di San Lorenzo è anche attivo un raccordo merci della stessa SFV. Il 16 aprile la ATM inaugura la linea 30, da piazza Santa Croce a piazza Cavour per la stazione Termini ed in pari data la 29 rosso è soppressa.
Linea per Monte Mario. E' presentato alla Giunta municipale un progetto di tramvia extraurbana sovvenzionata per Monte Mario, per servizio viaggiatori e merci, svolgentesi a binario semplice e scartamento normale sul percorso via Andrea Doria-via della Camilluccia-via Trionfale-braccio Blumenstihl [via Igea]-via Trionfale-via di accesso al manicomio. Sarebbero abilitate al servizio merci, oltre le stazioni capolinea, le fermate di Dazio (monte Mario) e forte Trionfale (S. Onofrio).
Estratto da una comunicazione SRTO e ATM sui prossimi provvedimenti (17 marzo).
(...) Entro il mese di aprile potranno rientrare in circolazione 10 vetture SRTO e forse 8 della ATM. Le 10 vetture SRTO saranno impiegate sulle linee: 1, S. Pietro-Termini, portandone l'intervallo da 4 a 3 minuti; 16, per il maggior traffico verso il Celio; 14, notevolmente affollata. Le 8 vetture della ATM intensificheranno il servizio sui tonchi centrali delle linee 26 e 27 e renderanno possibile l'istituzione di una linea diretta p. Cavour-S. Croce per ridurre il carico sulla 29. Sarà ripristinato il servizio sulla linea dall'ospedale militare del Celio a S. Giovanni e, dopo la costruzione del raccordo sulla piazza S. Giovanni, la linea sarà prolungata a S. Croce. Le vetture sulla linea 5 (p. Venezia-S. Paolo) saranno portate da 6 ad 8. Sia sulla rete SRTO che su quella ATM saranno poste in servizio vetture senza sedili. Sarà consentito alla SRTO l'impiego di rimorchi sulle linee: 12, Chiesa Nuova-barr. Trionfale, con la costruzione di un anello in p. Tiburtina ricuperando il materiale da quello smontato da Valle Giulia; 4, S. Pietro-S. Giovanni; da p. Venezia a Termini. Sono in corso trattative con la SRTO per l'istituzione di un servizio sussidiario della linea 16 a p. Celimontana e v. della Navicella, con successiva possibilità di prolungamento a p.ta Metronia. Appena in possesso del materiale d'armamento l'ATM istituirà una linea p. Cavour-v. Conte Verde-v.le Manzoni-S. Giovanni.
Il 17 gennaio la SRTO apre la sua ultima linea: negli anni successivi sarà infatti gradualmente assorbita dalla ATM. La linea rappresenta il primo collegamento tramviario per il quartiere Monteverde e porta il numero 25; da piazza Venezia al largo Berchet fuori porta San Pancrazio. A Monteverde la linea è a binario unico ed è esercitata a mezzo del bastone pilota, sistema che resterà in vigore fino al 1924. E' simultaneamente soppressa la linea limitata 3A da piazza Venezia alla stazione di Trastevere.
Dalle disposizioni di servizio della SRTO si ricava il principio dell'utilizzazione del bastone pilota sulla linea di Monteverde. E' stabilito che le vetture dovranno incontrarsi di norma al raddoppio di fronte all'Accademia Americana. La vettura della prima corsa al mattino ha la via libera e ripartita dal capolinea può procedere fino al suddetto raddoppio, dove deve arrestarsi ed attendere la seconda vettura che, al deposito, è stata dotata del bastone pilota che permette la marcia dal raddoppio fino a via Morosini. La prima vettura riceve il bastone dalla seconda e, se al raddoppio di via Morosini incontra una terza vettura, lo cede a quest'ultima e da quel momento nel tratto da via Morosini all'Accademia Americana nessuna vettura dovrà marciare senza il bastone.
Al fine di economizzare energia elettrica, dall'11 marzo, per decreto prefettizio, è vietata la marcia delle vetture con i motori in parallelo su tutta la rete, ad esclusione di quelle che trasportano i feriti; la disposizione ha come conseguenza solamente un rallentamento del servizio in tutta la città. Il servizio serale è ridotto, con le ultime partenze dai capolinea alle ore 22 e 30.
La situazione della rete romana, con la simultanea presenza delle due società, è ora abbastanza complessa, tanto da indurre l'ATM a stabilire con apposito ordine di servizio tutta una serie di precedenze, che si riportano nello schema seguente.
Precedenze SRTO-ATM, 1918
precedenza | località |
SRTO | v. Leopardi-p. Vitt. Emanuele; l.go Brancaccio; v. del Tritone-v. Due Macelli; v. Due Macelli-v. Capo le Case; p. di Spagna; v. Nomentana; p. Risorgimento; v.le S. Martino-v. Volturno; p. Cinquecento (pal. Massimo); v. delle Terme-v. Cernaia |
ATM | p. Esquilino; v. Depretis-v. Nazionale-v. IV Fontane; v. Piemonte-v. Boncompagni; v. Tomacelli-v. Ripetta; v. del Policlinico |
SRTO, SFV | p.ta Maggiore |
SRTO, STFER | v.le Manzoni-v. Conte Verde |
anello | p. S. Croce; p. Colonna |
binario diretto | v. Statilia-v. di S. Croce; p. Indipendenza |
anello, da v. Quattro Fontane |
p. Barberini |
linea 26 | v. Piemonte ang. v. Sallustiana |
linee 26 e 27 | v. Po ang. v. Allegri |
linee 30 e 31 | p. Cinquecento ang. v. delle Terme |
linea 31 | v. Piemonte, Firenze e Carducci |
da v. S. Susanna | p. S. Bernardo |
da v. S. Susanna, Carducci, Umbria |
v. S. Susanna, S. Nicolò da Tolentino, Umbria e Carducci |
linea 30 | p. Cavour |
Nuove disposizioni sono emesse, sempre come conseguenza della guerra in atto. A parte alcune norme da seguire in caso di attacco aereo (eventualità invero allora alquanto remota), dall'11 marzo, per decreto prefettizio, è vietata la marcia delle vetture con i motori in parallelo su tutta la rete, ad esclusione di quelle che trasportano i feriti; la disposizione, che si suppone porti ad un risparmio di energia, ha come conseguenza solamente un rallentamento del servizio in tutta la città. Onde sopperire alla crescente mancanza di lampade elettriche, sulle vetture tramviarie sono montati degli speciali ganci, ai quali appendere dei lumini a paraffina che saranno consegnati ogni mattina ai fattorini; nello stesso tempo si esorta il personale alla massima parsimonia nell'uso delle lampade. Il servizio serale è drasticamente ridotto, con le ultime partenze dai capolinea alle ore 22 e 30.
Circa la marcia con i motori in parallelo, è da osservare che la stessa non era generalmente consentita su tutta la rete, ma solo su determinate tratte, come si evince da un ordine di servizio della SRTO che ricorda ai conducenti che
...ciò [cioè l'uso del parallelo] è consentito solo nelle corse in salita nelle vie Cavour, Giovanni Lanza, Annibaldi, Merulana, Aurelia, Cernaia e viale del Re (nel tratto tra le due stazioni [di Trastevere, vecchia e nuova]); ma soltanto in caso di ritardo può essere tollerato purché la vettura si trovi in strade larghe e diritte nel binario non adiacente al marciapiede e sempre che nessun passante o veicolo sia in procinto di attraversarlo.
In altre parole, i tram marciavano perennemente a passo d'uomo.
A partire dal 22 ottobre, su ordine del prefetto, tutte le vetture tramviarie devono marciare con i finestrini aperti, sembra per ragioni igieniche a causa dell'eccessivo affollamento; la disposizione, non proprio del tutto felice data la stagione, è però abrogata il 14 novembre successivo. Le limitazioni, in realtà e come era facile prevedere, saranno applicate solo parzialmente (ci permettiamo di dubitare che i lumini a paraffina siano stati realmente utilizzati); in particolare per parecchie linee il servizio serale è ben presto prolungato. Interviene invece una tassa governativa sui biglietti.
E' interessante notare come in questo periodo la SRTO fornisca un servizio speciale per il trasporto delle maestranze alle officine di costruzione delle artiglierie in via Flaminia, a mezzo di treni, di norma composti di motrice e due rimorchi, che penetrano all'interno delle officine da una diramazione dalla linea per ponte Milvio.
Home Page | presentazione | rete urbana |
rev. D2 24/12/20