tram e trasporto pubblico a Roma

Da Quaderni del PUMS, agosto 2019: la nuova rete tramviaria.

Pagg. 1-3, copertina. Serie I quaderni del PUMS. La nuova rete tramviaria. Il "nuova" dovrebbe riferirsi ad una rete almeno in corso di realizzazione: in realtà, essendo il documento del 2019 e trovandoci oggi nel 2021 e non vedendo alcun progresso nella rete tramviaria che invece va sempre più degradandosi, dobbiamo concludere che quanto ci si racconta nel seguito è una serie di balle, come del resto per gli altri innumerevoli PUMS che ci hanno propinato e che seguiteranno a propinarci. In ogni caso, bellissima fotografia della 7097 sul 19 a piazza Risorgimento.

Pag. 4, indice.

Pagg. 5 -7. La nuova rete tramviaria. Introduzione. Generiche chiacchiere sulla nuova rete, con elenco di lodevoli intenzioni in tema di ambiente, riduzione di emissioni, ecosostenibilità ed altri simili stucchevoli agglomerati di parole. A pag. 6 il ragazzino in bicicletta è lo stesso che vedremo l'anno dopo in un PUMS sulla Roma-Centocelle; a pag. 7 bellissima fotografia della 9201 sul 3 al viale del Parco del Celio.

Pag. 8-13. La rete tramviaria di Roma. Usuale cenno di storia del tram a Roma, dedotto da articoli e dati del presente sito web (1). Le pagg. 9, 11 e 13 sono sottotitolate La nuova rete tramviaria, anche se di nuovo non sembra esserci alcunchè, trovandovisi piante e alcuni dati della rete attuale. A pag. 10 tra i servizi al momento attivi è indicata la Laziali-Centocelle che a rigore è ancora una ferrovia, rimandando ad altro documento; figurano poi due altre tabelline, delle quali l'inferiore "Servizi" riporta gli stessi dati sopra citati, mentre quella superiore è intitolata "Rami" e non sembra molto comprensibile (tra questi rami vi è lo R2 Circolare che sembra coincidere con la linea 3 che di circolare non ha niente, ma forse ci si riferisce ad un glorioso passato...). Segue la consistenza del parco rotabili con dati assolutamente teorici, vista la attuale notevole quantità di veicoli radiati o in attesa di riparazione o demolizione. A pag. 13 si completano i dati della rete attuale; sarebbe interessante capire cosa si intenda per "rotabile di servizio", visto che se ne hanno uno o due per ogni linea, che concorrono a formare il totale di 76 rotabili per l'intera rete.

Pag. 14. Ci si chiede: "Perchè il tram?", domanda quanto mai opportuna, visto che il tram lo stanno eliminando.

Pagg. 15-17. Dati economici in una tabella poco convincente. A pag. 15, nella prima colonna troviamo il tipo di rotabile cui ci si riferisce e le prime tre righe sono "autosnodato diesel", "autosnodato metano", "autosnodato elettrico" e non si capisce perchè si debbano considerare solo gli autosnodati, che dovrebbero essere gli autobus articolati, e non gli usuali rotabili a cassa unica ben più diffusi; oltre a ciò, come dobbiamo intendere l'autosnodato elettrico, ad alimentazione esterna ed in tal caso si identificherebbe con un filosnodato o ad accumulatori, supercapacitori, idrogeno, ecc.? Visto poi che la tabella porta per titolo "Costo economico annuo" ecc., c'è da chiedersi come debba valutarsi il dato presente nella colonna "Rumore": un veicolo silenzioso ha un costo di esercizio minore di uno rumoroso solo perchè offende di meno le orecchie dei viaggiatori? Sembra anche che da questo punto di vista le metropolitane siano rotabili ideali, visto il rumore pari ad 1/13 del corrispondente dell'autosnodato diesel, mentre il filobus si piazza al terz'ultimo posto con un rumore pari a più di quattro volte quello della metropolitana (ma per quest'ultima dove si misura il rumore? in sotterraneo o in superficie?). I diagrammi presentati a pagina seguente dovrebbero confermare i dati precedenti: in ogni caso appare che per capacità di traffico elevata tutto ciò che è snodato (qui troviamo anche un "filosnodato" non considerato in precedenza) è rovinoso; a parte il fatto che anche un tram da 30-35 m deve necessariamente essere snodato, solo le metropolitane si possono salvare.

Pagg. 18-19. Panegirico del tram, ma sarebbe stato meglio evitare di mostrare lo stato non perfetto del binario come nell'immagine a fianco del testo a pag. 18.

Pagg. 20-25. Scenario di piano (2). Finalmente entriamo nel futuro, che ci promette la bellezza di 12 (diconsi dodici) nuove linee tramviarie per la bellezza di 44 km di sede.

Come se tutto ciò non bastasse, ci propongono altre due linee, di carattere intermedio tra un tram e una metropolitana, forse devono ancora decidere quale via adottare:

A pag. 23 si danno dei dati più completi sulle linee da 1 a 10, nella stessa forma della tabella di pag. 13 per l'attuale rete; anche qui appaiono i rotabili di servizio, in numero di quattro; a pag. 25 immagine della 9233 in servizio sulla 8, con la misteriosa tabella TEVERE (FS).

Pagg. 26-37: se il file è su pc in formato pdf, puntando su ogni pagina si accende il tracciato di una delle 12 linee, con alcuni dati di traffico.

Pagg. 38-55. Lo scenario tendenziale. Qui appare una serie di varianti e ampliamenti alla rete più sopra stabilita, aggiungendo anche una ulteriore linea, la 13; il tutto è troppo avveniristico per soffermarvisi sopra.

Pagg. 56-57. Che tipo di tram per la rete romana? Si prospetta innanzitutto una classificazione delle linee proposte in base alle caratteristiche della linea, promiscua o riservata e della velocità commerciale ammissibile:

Un opportuno grafico dà la velocità commerciale in funzione della percentuale di percorso in sede riservata.

Pag. 58-59. Effetti trasportistici (e di quali altri effetti potremmo parlare?). Fissati gli obbiettivi della nuova rete si danno alcuni dati di traffico per quattro scenari: attuale, di riferimento, di piano, tendenziale, ma non si chiarisce quale sia il piano di riferimento.

Pag. 60-61. Azioni complementari. Considerazioni sui depositi; ne servono almeno tre nuovi, da affiancare agli esistenti di Porta Maggiore, Prenestina, Centocelle. Qui si bara, perchè al momento l'unico vero deposito è quello di porta Maggiore; in via Prenestina sono poste le officine centrali, in parte adibite a deposito per mancanza di spazio a Porta Maggiore, mente a Centocelle vi è l'antico impianto di deposito e officine per la ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone e diramazioni, di onorata memoria e ancor oggi utilizzato per lo sgangherato servizio Laziali-Centocelle. Si danno comunque alcune caratteristiche alle dovrebbero rispondere i futuri depositi. Immagine aerea del deposito di Porta Maggiore: nessuno dei rotabili ivi visibili si è salvato dalla rottamazione.

Pag. 62. L'opuscolo si chiude in gloria con un pezzo di tram in corsa.

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(1) Sotto due immagini che provengono dall'archivio ATAC è scritto "Archivio Vittorio Formigari"...
(2) Qui e nel seguito è sempre scritto "Scenario di Piano" con l'iniziale maiuscola alla parola "piano", il che potrebbe ingannare qualche lettore portandolo a supporre un noto architetto quale autore delle note che seguono.
(3) Per arrivare a ponte Mammolo il tram dovrà passare sul viadotto dei Presidenti, che però dieci anni fu dichiarato non idoneo ad accogliere le tecnologie tramviarie moderne.
(4) Tutto ciò nell'ipotesi che sia concessa l'installazione di una linea tramviaria in via dei Fori Imperiali, cosa semplicemente assurda nonostante che qualcuno si sia affrettato a dichiarare che i futuri tram potranno essere senza fili (sistema Marconi).


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rev. A 19/07/21