tram e trasporto pubblico a Roma
La rete filoviaria
Gli anni di guerra e il primo dopoguerra
Anno 1940
All’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940), Roma dispone di una notevole rete filoviaria, con un parco di 142 filobus a due assi e 133 a tre assi, sempre oltre ai soliti sei autofilobus e, come era anche accaduto per la rete tramviaria, all’inizio la guerra non influenza molto la rete filoviaria che anzi si espande, anche in previsione di restrizioni all’uso dei carburanti.
Il 1° luglio 1940 è convertita in filobus la linea autobus M1P da piazza Indipendenza a piazza Risorgimento; è rinforzata da una M1P barrato limitata a largo Chigi; quest'ultima linea sarà soppressa il 23 ottobre successivo, con il prolungamento della 110 a largo Chigi.
La linea M1P in p. Risorgimento.
Il 29 agosto entra in funzione il capolinea di largo Tassoni per la linea 134, in sostituzione di quello di piazza Pasquale Paoli, mentre il 21 settembre successivo è aperta la filorimessa Monte Sacro, posta nei pressi di piazza Menenio Agrippa.
La probabile futura carenza di combustibili spinge il governo ad accelerare la conversione in filobus di altre linee autobus; vediamo così il passaggio al filobus della linea MB che dal nuovo capolinea di via Marsala, sul piazzale antistante la biglietteria provvisoria FS, arriva a S. Pietro (25 novembre).
Capolinea delle linee MB e 134 a S. Pietro (23-VII-1941).
Segue la trasformazione in filobus della linea EP, da piazza Santa Maria Maggiore a piazza Cavour (1° maggio 1941); la breve linea tramviaria 32 da piazza Pasquale Paoli alla stazione San Pietro è convertita nella linea filoviaria 132 da largo Tassoni alla stazione San Pietro il 22 luglio 1941; percorre insieme alla 134 via della Conciliazione, piazza San Pietro e via del Sant'Uffizio, ma passa poi per le vie delle Fornaci e Bonifacio VIII.
Ultima linea filoviaria aperta all’esercizio prima che gli avvenimenti prendano la ben nota e disastrosa piega, è la NB da porta Pia a piazza San Pietro (16 aprile 1942). Questa linea resterà a lungo caratterizzata da un tortuoso itinerario nella zona del centro, attraverso vie talmente strette da lasciare non più di un metro per parte alle vetture filoviarie in transito e sarà destinata, fino agli anni Cinquanta, ad essere esercitata solo con le vetture a due assi.
La NB presenta un tratto centrale di notevole difficoltà quando da piazza San Silvestro passa per via delle Convertite e via Dosso Faiti fino a piazza Gabriele d'Annunzio; qui, nella corsa di andata, passa per le vie dei Prefetti, D'Ascanio, della Scrofa, Santa Giovanna d'Arco fino a piazza Madama e poi per corso del Rinascimento fino a corso Vittorio Emanuele; nell'itinerario di ritorno, essendo molte delle vie percorse all'andata troppo strette per il doppio senso di marcia, da corso Rinascimento passa in piazza Madama e poi in piazza Sant'Apollinare, per le vie dei Portoghesi, della Stelletta e Metastasio fino a piazza Firenze e via dei Prefetti, tornando quindi in piazza Gabriele d'Annunzio. E' da notare come all'incrocio tra via della Scrofa e via della Stelletta in intersechino i due sensi di marcia della linea, cosa che normalmente provoca non poca confusione agli utenti in attesa di una vettura destinata all'uno o all'altro capolinea. All'ATAG devono essere ben consci delle difficoltà di questo itinerario, visto che l'esercizio regolare della linea NB sarà preceduto da numerose corse di prova con rotabili fuori servizio.
A sin. la NB si immette in via dei Pianellari, nel 1940 prima della conversione in filobus;
a destra, un filobus tabellato 137 in prova sul percorso della istituenda NB.
Le prime difficoltà causate dalla guerra in atto sono quelle relative al personale, dato che su un totale di 9602 agenti ne sono stati chiamati alle armi ben 3627, ciò che costringe l’ATAG all’impiego di personale femminile: appaiono, sui filobus, le donne fattorino.
Nonostante il crescente disagio, l’ATAG continua ad interessarsi allo sviluppo del filobus, tanto che sulla rete di Roma circolano per qualche tempo dei rotabili in esperimento, quali due vetture dell’azienda trasporti di Napoli, che fanno servizio sulle linee MB ed M1P; l’azienda mette in servizio in un primo tempo un filobus articolato a due casse su tre assi basato sull’impiego della giostra Urbinati utilizzata anche su un nuovo tram articolato anch'esso in prova nello stesso periodo e in un secondo tempo un filobus a tre assi di grande capacità con cassa in acciaio inossidabile; accenneremo a queste vetture nel capitolo sui rotabili.
Sulla M1P, in via Cola di Rienzo, un filobus della rete di Napoli [5800]; il capolinea delle MB ed M1P a v. Marsala [4201].
Nel febbraio del 1942 le cose si complicano quando, a causa delle distruzioni operate negli impianti di produzione e distribuzione, è necessario risparmiare energia elettrica, una limitazione che colpisce tram e filobus.
Dal giorno 23 sono messe in atto le prime misure restrittive, già abbastanza pesanti, riunite nello specchio seguente; si osserva che alcune linee anche importanti sono praticamente sospese, come è il caso della 106 limitata al tratto periferico ed anche solo in alcune ore del giorno.
Rete filoviaria, limitazioni dal 23 febbraio 1942
linea | limitazione |
102 | sospesa |
129 | sospesa |
105 | p. dei Cinquecento-p. Acilia |
106 | v. Calabria-p.le Annibaliano* |
107 | p. Indipendenza-c.so Sempione |
129 | p. Sonnino-Monteverde |
134 | percorso circolare |
134 | percorso circolare |
137 | p. Cavour-p. Maresc. Giardino |
138 | itinerario normale* |
M1P | v. Marsala-p. Cavour |
EF | p. Esedra-p.le Clodio |
* Nelle sole ore di punta. |
Largo Tritone, linea 115 [6233], 7-XII.
Sempre per limitare il consumo di energia elettrica, le fermate sono diradate su gran parte delle linee centrali; si istituiscono inoltre delle fermate sussidiarie presso quelle ordinarie per evitare che, in caso di arrivo contemporaneo di due vetture, la seconda debba effettuare due arresti consecutivi, aumentando il consumo di corrente con i due avviamenti.
Linee filoviarie ATAG, dicembre 1942
linea | percorso | sost. | linea | percorso | sost. | |
102 | p. dei Cinquecento-v.le Parioli | - | 129 | l.go Argentina-p.ta S. Pancrazio | tram 29barr | |
103 | p. S. Silvestro-v.le Parioli | aut. 103 | 132 | l.go Tassoni-staz. S. Pietro | tram 32 | |
103 | p. S. Silvestro-p. Martiri Fascisti | aut. 103 | 134 | l.go Tassoni-v. Boccea | tram 34 | |
105 | p. dei Cinquecento-p. Vescovìo | tram 5 | 137 | v. M.L. di Savoia-p.le p.te Milvio | aut. 237 | |
105barr | p. dei Cinquecento-p. Verbano | tram 5barr | 138 | v. M.L. di Savoia-v.le Pinturicchio | aut. 138 | |
106 | p.le Annibaliano-p. del Parlamento | aut. 106 | EF | p. dei Cinquecento-p.le Clodio | aut. EF | |
107 | p. S. Bernardo-c.so Sempione | aut 107 | EFbarr | p.le Flaminio-p.le Clodio | - | |
107 | p. Indipendenza-c.so Sempione | aut. 107 | EP | p. S. Maria Maggiore-p. Cavour | aut. EP | |
110 | l.go Chigi-p.le delle Crociate | aut. 110 | M1P | p. Indipendenza-p. Risorgimento | aut. M1P | |
115 | p. S. Maria Maggiore-p. S. Claudio | aut. 115 | MB | p. dei Cinquecento-p. S. Pietro | aut. MB | |
129 | l.go Argentina-v. A. Poerio | tram 29 | NB | p.le p.ta Pia-p. S. Pietro | aut. NB |
La situazione si aggrava nell'anno seguente, il 1943; dal 4 luglio il servizio filoviario normale, insieme a quello tramviario ed autobus, è del tutto sospeso nelle domeniche, giorni nelle quali circolano due linee filoviarie speciali: la linea NP da Monte Sacro a piazza Cavour per via Nazionale, piazza Venezia e parte del tortuoso itinerario della NB e la FM, da via Marsala a piazzale Flaminio per piazza dell'Esedra e piazza Barberini.
Intervengono poi i due bombardamenti di Roma, del 19 luglio e del 13 agosto, a peggiorare ancor più la situazione; le officine aziendali sono gravemente colpite mettendo fuori servizio un notevole numero di vetture filoviarie. Il servizio domenicale delle linee NP ed FM è sospeso completamente.
P.le di p.ta Pia, linea 107 [8001].
Dal 19 settembre si hanno altre pesanti limitazioni di servizio, mentre per contro sono ripristinati un parziale servizio domenicale e le linee speciali NP ed FM; si ha una prima e parziale conversione in filobus della linea NT, che dall'anello di via Velletri presso piazza Fiume giunge a piazza Sonnino; la linea, in esercizio filoviario, riprende il normale itinerario in partenza dal piazzale di porta Pia al 15 novembre.
Rete filoviaria, servizio domenicale dal 19 settembre 1943
linea | limitazione | servizio domenicale |
105 barr | - | p. Fiume-p. Acilia |
106 | p. Fiume-p. Annibaliano | |
115 | sospesa | - |
129 | p. Sonnino-Monteverde V. | |
129 | sospesa | - |
134 | - | l.go Tassoni-bivio Boccea |
137 | - | p. Risorgimento-p. Mar. Giardino |
EF | spost. capol. p. Cinquecento | - |
MB | - | p. dei Cinquecento-S. Pietro |
M1P | - | p. dei Cinquecento-p. Cavour |
NB | sospesa | - |
NT | p. Fiume-p. Sonnino | - |
Dal 29 novembre si rendono necessarie ulteriori limitazioni per le linee 107, che è limitata alla tratta da porta Pia a Monte Sacro, e 137, limitata da piazza Risorgimento a ponte Milvio ed esercitata nei soli giorni feriali. Dal 13 dicembre si ha la sospensione totale delle linee 102, 105 e 132 con parziale instradamento della 103 sul percorso della 102, ma una settimana dopo sono ripristinate le linee 105 e 105 barrato in partenza da piazza Indipendenza per piazza Vescovìo e piazza Verbano rispettivamente. Alla fine dell'anno le linee 137 e 138 subiranno altre limitazioni, la prima a piazza Maresciallo Giardino e la seconda a piazza Melozzo da Forlì. La situazione, alla fine del 1943, è resa più difficile dal sempre maggiore assottigliamento del parco di vetture funzionanti, dovuto anche alle requisizioni compiute dall'autorità militare tedesca il 24 settembre e il 28 ottobre 1943.
Immagini del 1943: in via del Tritone (luglio) e in p. Barberini (ottobre,
Wiesbach).
Nelle due immagini i primi filobus del
gruppo 6265-6383 allora in consegna, che di lì a poco sarebbero stati requisiti dall'autorità
militare tedesca.
Ma se il 1943 è stato il primo vero anno difficile per l'esercizio filoviario romano, il 1944 non sarà da meno. Già da gennaio e febbraio si hanno sospensioni di linee quali le 137 e 138 e limitazioni di altre, le M1P, EF ed NT; la situazione peggiora poi di colpo, quando altre vetture filoviarie sono requisite (1° marzo). I mesi successivi vedono una successione di sospensioni, ripristini e limitazioni che, se da un lato conferma l'estrema difficoltà in cui si dibatte l'ATAG, dall'altro dimostra la tenacia con la quale l'azienda tenta in tutti i modi di offrire ai romani un servizio ancorché minimo. Per sopperire alla deficienza di filobus in ordine di marcia l'ATAG esercita varie linee in differenti fasce orarie della giornata, spostando opportunamente le vetture da una linea all'altra. Alcune linee sono fatte terminare su anelli capolinea appositamente realizzati: è il caso della 107 per la quale è costruito un anello su un raccordo già esistente in via di Santa Costanza, tra la via Nomentana (S. Agnese) e piazzale Annibaliano.
Incidente in via Boncompagni (1-III-1944); sul frontale della vettura della linea NT
si nota il piccolo fascio littorio, ridipinto durante l'occupazione tedesca.
Esercizio filoviario, 1944
linea e percorso | orario (hhmm) | vetture |
dal 1°-VI | ||
105, p. Vescovìo-p. Fiume | 0545-0915; 1330-2015 | |
105barr, p. Verbano-p. Fiume | 0650-0915; 1340-2020 | |
107, c.so Sempione-p.ta Pia | fino alle 0900; dalle 1300 | |
107, c.so Sempione-v. S. Costanza | 0900-1300 | |
129, v. Poerio-l.gotev. Sanzio | 0810-0915; 1330-2030 | |
110, l.go Chigi-p. Cinquecento | 0945-1315 | 6 da 105, 2 da 105barr |
MBbarr, l.go Tassoni- p. Cinquecento | 0915-1315 | 1 da 105, 5 da 129, 4 da 134 |
NT, l.go Chigi-p.ta Pia | 0915-1315 | 6 da 107 |
dal 9-VI | ||
tutte, escluse le linee sotto indicate | 0600-1000; 1400-1800 | |
110, l.go Chigi-p. Cinquecento | servizio sospeso | |
MBbarr, l.go Tassoni- p. Cinquecento | servizio sospeso | |
NT, l.go Chigi-p.ta Pia | servizio sospeso | |
dal 19-VI | ||
105, p. Acilia-p. Fiume | 0600-0930 | |
107, c.so Sempione-p.ta Pia | 0600-0930; 1400-1700 | |
134, l.go Tassoni-v. Boccea | 0600-0930; 1400-1700 | |
dal 19-IX | ||
129, v. Poerio-p. Sonnino | 0930-1700 | |
MBbarr, l.go Massimo-l.go Argentina | 0900-1300 | 6 da 107 |
M1Pbarr, p. Cavour-p. Barberini | 0900-1300 | |
106, p. S. Silvestro-p. Fiume | 0900-1300 | 5 da 134 |
115, S. Maria Maggiore-l.go Chigi | 0900-1300 | 5 da 105 |
dal 24-X | ||
107, c.so Sempione-p.ta Pia | 0530-1830 | |
134, l.go Tassoni-v. Boccea | 0530-0930; 1330-1800 | |
105, p. Acilia-p. Fiume | 0630-0930 | |
115, S. Maria Maggiore-l.go Chigi | 0630-0930 |
Via Romagna, linea 103 [4283], 19-II; v. Nomentana, linea 107 [6091], 5-II.
Il 9 agosto Roma passa da governatorato a comune e l'ATAG diviene ATAC.
Nei primi otto mesi del 1945, mentre si assiste ad una rapida ripresa del servizio tramviario, per i servizi su gomma la situazione è ancora in stallo a causa, ovviamente, della mancanza di pneumatici; si può dire che in questo periodo le uniche linee filoviarie esercitate, pur spesso con interruzioni e limitazioni, sono le 105, 107 e 134, la 129 essendo sospesa del tutto dal 26 febbraio, mentre dal 18 aprile sono sospese anche le 105 e 107. Solo il 13 ottobre si ha il parziale ripristino della linea 129 nella tratta da piazza Sonnino a Monteverde.
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rev. E 06/02/20